TORRE SAN PATRIZIO - Grandi emozioni al Consiglio con in discussione il punto riguardante il lascito di 600mila euro da parte di Romano Giordani ai torresi over 75 in difficoltà economiche. L’imprenditore della Conceria Tirrena venuto a mancare lo scorso gennaio ha inteso salutare così il Comune che gli ha dato i natali.
La carriera
Aveva spostato l’attività a Civitanova ma era rimasto legato a Torre San Patrizio, dove era stato due volte sindaco negli anni ’60.
L’intesa
«Con la famiglia - sottolinea - c’è stato un bellissimo confronto, ci siamo accordati e ai primi di settembre ci ritroveremo per concretizzare un percorso da intraprendere seguendo la volontà di Romano. È stata una serata emozionante, non ci conoscevamo con i famigliari ma ci saranno altre occasioni per ritrovarci». La donazione s’inserisce in un contesto di paese che negli ultimi 20 anni ha visto in costante calo il numero di abitanti. Ma con il nuovo ospedale e le risorse giuste la via del rilancio è possibile: «Stiamo portando avanti un piano di manutenzione straordinario – continua Leoni – e sviluppando un Piano regolatore perché guardiamo al futuro, in una situazione critica da un punto di vista demografico, con una base di anziani elevata e un numero di cittadini all’estero alto. Ma abbiamo tanti progetti per ripartire e per valorizzare il nostro territorio e questa donazione è un’opportunità di fondamentale importanza». Tra i progetti le strade da asfaltare, i marciapiedi da rifare, le potature, il cimitero, la chiesa, il convento e Villa Zara, s’inserisce il tesoretto che andrà a incidere significativamente per l’aspetto sociale, una manna dal cielo. «La famiglia Giordani e in particolare i figli Mario e Donatella sono grati all’amministrazione per l’attenzione e il riguardo riservato, seppure le regole della casa prevedano di sfuggire gli onori delle cronache, a maggior ragione quando si fa del bene», dice il commercialista Pierpaolo Lattanzi, esecutore testamentario insieme all’amministratore delegato di Conceria Tirrena Ugo Ballerini.
La giunta
«I figli di Romano - riprende - si sono messi a completa disposizione del sindaco e della giunta per condividere la progettualità che verrà sviluppata, con l’obiettivo di raggiungere la finalità di assistenza e prossimità per la fascia più fragile, a cui il legato è stato destinato. A noi esecutori testamentari spetterà l’onere e l’onore di agevolare e vigilare sul percorso, a garanzia del nome e del ricordo di un grande uomo».