Pomeriggio di terrore e sangue in Comune
Ora il sindaco Loira blinda il palazzo

Pomeriggio di terrore e sangue in Comune Ora il sindaco Loira blinda il palazzo
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Martedì 22 Luglio 2014, 21:04 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 10:18
PORTO SAN GIORGIO - Dopo l'irruzione che ha gettato nel terrore il Comune il sindaco blinda ora il palazzo. Un unico ingresso per il Comune, quello lungo il viale della Vittoria, e accessi agli uffici rigorosamente chiusi fuori dall'orario di ricevimento al pubblico. Sono le disposizioni contenute nel progetto di riordino logistico del municipio che il sindaco Nicola Loira ha intenzione di riavviare il prima possibile dopo il pomeriggio di panico vissuto lunedì quando Fabio Piergentili, sangiorgese di 43 anni ha fatto irruzione nella sede comunale armato di taglierino, ha minacciato il primo cittadino e si è tagliato le vene: "C'è un progetto che prevede un unico ingresso per il Comune, lungo viale della Vittoria - fa sapere Loira - ma, purtroppo, per questioni economiche è rimasto al palo. Entrando dal portone rosso si potrà accedere all'Urp e, da lì, dopo una sorta di filtro, ai servizi sociali e al settore commercio”.

“L'ingresso su via Vittorio Veneto (oggi considerato l'entrata principale da molti cittadini) verrà chiuso e riaperto solo in occasione dei consigli comunali. E poi l'accesso agli uffici sarà rigorosamente interdetto fuori orario di ricevimento. Piergentili, prima di arrivare davanti al mio ufficio, è passato dinanzi a decine di stanze di dipendenti pubblici che, fortunatamente, si sono barricati dentro. Da sindaco devo tutelarli. So che quella di lunedì è stata una situazione limite ma io personalmente sono chiamato ogni giorno al faccia a faccia con gente disperata. E chissà cosa può scaturirne". Ancora visibilmente sotto choc l'assessore al commercio e turismo Catia Ciabattoni. E' stata lei, infatti, ad imbattersi per prima in Piergentili: "Ho due blackout in testa - racconta a mente fredda l'assessore - il primo risale a quando sono uscita dalla mia stanza e mi sono trovata davanti quell'uomo. Il secondo è legato agli attimi di parapiglia davanti all'ufficio del sindaco. Non è stato di certo un momento facile. Quell'uomo mi ha seguito, grondante sangue, lungo tutto il corridoio. Non sarà un'esperienza facile da dimenticare".

Dopo essersi imbattuta in Piergentili, Ciabattoni si è lanciata alla ricerca disperata di aiuto: "E nei corridoi è scoppiato il parapiglia. C'era l'assessore Talamonti che si è chiuso in segreteria. Il sindaco è scappato verso il comando della polizia municipale. In un istante mi sono ritrovata da sola. E ancora ho dei momenti di buio totale nella memoria". Poi la riflessione sul futuro e sugli accorgimenti da prendere per evitare di rivivere simili drammatiche esperienze: "A me, per lavoro, capita spesso di restare sola in Comune o, quantomeno, nell'ala dove ho l'ufficio. Dopo l'accaduto di lunedì - la chiosa dell'assessore Ciabattoni - farò sicuramente in modo di non restarci più".



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