I commercianti: "Ecco come
abbiamo fermato lo squilibrato"

I commercianti: "Ecco come abbiamo fermato lo squilibrato"
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Giovedì 26 Giugno 2014, 22:04 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 10:11
PORTO SAN GIORGIO - "L'ho preso per il collo e l'ho scaraventato a terra". Il racconto dei commercianti che hanno fermato lo squilibrato. "L'ho soltanto preso per il collo e l'ho scaraventato a terra. Poi l'ho reso inerme sfruttando tutta la mia forza, attendendo l'arrivo delle forze dell'ordine. Il coltello era una normale posata da cucina, non era appuntito ma arrotondato. Se mi sono preoccupato? Un po' sì, soprattutto quando ho visto il marocchino con la chiave inglese duellare con lo squilibrato. Lì ho temuto che entrambi si potessero fare del male". E' il drammatico racconto di una delle persone, un commerciante del luogo, che ha contribuito a fermare lo squilibrato che ha gettato nel panico via don Minzoni.



E' stata una mattinata di terrore in centro.Colpa di un extracomunitario esagitato che all'altezza di viale Don Minzoni ha iniziato a dare in escandescenze, minacciando i passanti con un coltello e sferrando agli stessi calci e pugni. Così, senza apparente motivo. Soltanto dopo varie colluttazioni, duelli e inseguimenti lo squilibrato è stato placcato e immobilizzato a terra da tre coraggiosi sangiorgesi, tra le urla di chi nel frattempo si era radunato nelle vicinanze.



Per lui, un ventenne eritreo ospitato in città nell'ambito del Progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) è stato disposto un trattamento sanitario volontario. Tra i tre commercianti sangiorgesi che sono riusciti a placcare il ragazzo c'è anche una donna, l'edicolante di viale Don Minzoni Catia Pranzetti, che nel corpo a corpo ha ricevuto un colpo di chiave inglese al collo.



"Dopo lo scontro con il ragazzo marocchino che tentava di fermarlo inseguendolo con la chiave inglese, l'esagitato è riuscito a impossessarsi anche della chiave inglese che nel frattempo era caduta a terra - racconta Pranzetti -. Ho atteso che si calmasse un minimo, e quando l'ho visto distrarsi gli ho immobilizzato la mano con la quale teneva il coltello. Lui, di slancio, ha cercato di divincolarsi usando l'altra mano, colpendomi quindi con la chiave inglese. Ma ora sto bene".



La terza persona che ha contribuito al placcaggio è stata Matteo Perticari, che ha un negozio all'interno del mercato coperto "Mi hanno incuriosito le grida della gente e sono corso subito verso il viale per dare una mano",
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