Terremoto, malore in treno per una donna dopo la scossa. Controlli sulla statale Adriatica per una crepa

I vigili del fuoco impegnati nei controlli e nelle verifiche alle abitazioni dopo il terremoto
I vigili del fuoco impegnati nei controlli e nelle verifiche alle abitazioni dopo il terremoto
di Emidio Lattanzi
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Venerdì 10 Giugno 2022, 03:30

CUPRA MARITTIMA - Un primo avvertimento c’era stato tre giorni fa al largo della costa marchigiana ma ieri alle 13 e 18 una violenta scossa ha fatto rivivere l’incubo del terremoto, in particolare nel Sud delle Marche. La scossa sismica di magnitudo 4.1 registrata a circa nove chilometri di distanza dalla costa di Cupra Marittima e a poca distanza da Pedaso è stata avvertita da Pescara fino ad Ancona. Ha fatto tremare case e strade tanto da indurre alcuni sindaci a predisporre l’uscita anticipata di asili nido e scuole dell’infanzia (che sono aperte fino alla fine del mese) per delle verifiche allo stato degli edifici che per fortuna, al momento, non hanno fortunatamente portato alla scoperta di danni o particolari criticità tali da dichiararne l’inagibilità. 

 
Lo spavento
La scossa di terremoto è arrivata all’ora di pranzo e ha spaventato migliaia di cittadini in particolar modo residenti sulla costa tra San Benedetto del Tronto e Porto Sant’Elpidio dove il movimento tellurico è stato avvertito in maniera forte e prolungata.

Ma il terremoto è stato sentito anche nel Civitanovese fino alla Riviera del Conero. I Comuni maggiormente vicini all’epicentro, quelli di Cupra Marittima e Grottammare, hanno disposto l’uscita anticipata degli asili. I familiari dei bimbi sono stati immediatamente contattati ed entro le 14, tutti erano fuori dai plessi per consentire ai tecnici dei due Comuni di effettuare verifiche e sopralluoghi. È entrato in funzione il piano di Protezione civile spesso sperimentato durante l’anno scolastico. 


Le crepe sull’asfalto
Preoccupazione sulla Statale Adriatica al confine tra Grottammare e Cupra Marittima a causa di una lunga crepa avvistata sull’asfalto. «Abbiamo subito inviato i tecnici e sono andato io stesso sul posto - ha spiegato il sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini - ma si tratta di una spaccatura che interessa soltanto la parte superficiale dell’asfalto e non dovrebbe essere collegata con la scossa avvertita alle 13.18. Era presente anche nei giorni scorsi e non si tratta di una situazione preoccupante. Non c’è bisogno di interdire il traffico». A San Benedetto nessuna evacuazione, soltanto una scuola, su disposizione della dirigente, ha visto i piccoli del plesso dell’infanzia uscire prima. Negli altri istituti le attività degli asili sono proseguite regolarmente. Anche nel Fermano grosso spavento per il terremoto come non avveniva dai terribili anni 2016 e 2017. Tanta la paura ma tutte le verifiche agli edifici soprattutto nella zona di Pedaso hanno dato esito negativo. Correlato alla scossa c’è stato il malore di una donna che è stata soccorsa alla stazione del piccolo centro della costa fermana. 


I malori
La donna era a bordo del treno che da Ancona andava ad Ascoli che è stato fermato, insieme ad altri convogli, per consentire ai tecnici di Rfi, di effettuare alcuni sopralluoghi sulla linea ferroviaria. La notizia del terremoto collegata alla prospettiva di restare bloccata su un treno fermo ha mandato in agitazione la donna che ha accusato il malore e che è stata soccorsa dai sanitari arrivati con un’ambulanza della Croce Verde della Valdaso. Si è ripresa poco dopo, per fortuna. Lungo la costa maceratese la scossa è stata avvertita ma non ha creato particolari preoccupazioni nella popolazione così come accaduto nell’Anconetano dove in molti hanno sentito la terra tremare sotto i piedi ma con una intensità certamente minore rispetto a quanto accaduto una cinquantina di chilometri più a sud dove l’agitazione è stata tanta.

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