Stop ai furbetti dei rifiuti
multe e controlli a tappeto

Stop ai furbetti dei rifiuti multe e controlli a tappeto
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Venerdì 19 Aprile 2019, 06:00
FERMO -  In questi giorni Monte Cacciù è quasi irriconoscibile. Via seggiole e divani. Via mattoni e pneumatici. Via pure le bottiglie, vitrea memoria di bagordi notturni. L’erba verdeggia. I fiori punteggiano le vallate. Sullo sfondo, il mare splende sotto i raggi del sole. Normalità che sembra eccezione, in un luogo suggestivo trasformato nel tempo in discarica abusiva. A rovinare l’idillio, un paio di sacchi neri gettati tra i cespugli e qualche calcinaccio.

 

La differenza rispetto a qualche settimana fa è comunque notevole. Sul colle che unisce Fermo e Porto San Giorgio, come in altre zone della città. A San Marco, sotto il cavalcavia, le montagne di rifiuti sono sparite. Anche lì, solo qualche sacchetto a raccontare una cattiva abitudine che qualcuno stenta a scrollarsi di dosso. Stesso discorso sulla Lungotenna. Per strada, un paio di jeans, barattoli e cartacce. Bisogna addentrarsi nel verde per scovare le bottiglie di plastica stipate dentro uno scatolone. Una raccolta differenziata che, invece di finire nell’apposito cassonetto, deturpa il paesaggio. Ma niente a che vedere con i cumuli di qualche tempo fa. Evidente la differenza anche a Lido Tre Archi. Nella zona dove, a inizio novembre, fu trovato il cadavere di un uomo, le piante sono stare tagliate. Sparite la distesa di siringhe e sporcizia. Pure qui qualche rifiuto c’è ancora, ma la differenza è notevole. Le cose a questo punto sono due: o gli abbandoni sono diminuiti o chi li fa va altrove.

Propende per la prima ipotesi l’assessore all’Ambiente Alessandro Ciarrocchi. «Il risultato è frutto delle attività di prevenzione e del fatto che, quando si verifica qualche abbandono, viene punito. Quando troviamo qualcuno che abbandona, cerchiamo di perseguirlo in modo soft, per disincentivare futuri comportamenti di questo tipo. Certo, se c’è da fare una multa, la facciamo, ma non è la principale prerogativa». A sanzionare i maleducati sono gli agenti della municipale. Le guardie zoofile della Lida danno una mano. Nelle scorse settimane, Pasquale Zacheo aveva denunciato un utilizzo improprio di questi volontari che, a detta del capogruppo di Io scelgo Fermo, multano senza averne diritto. «Le guardie zoofile – la replica dell’assessore – fanno attività di segnalazione. La convenzione serve a coadiuvare gli operatori dell’Asite a individuare i siti dove ci sono abbandoni. Una volta trovati, la Lida chiama i vigili urbani che, dopo aver studiato il caso, decidono se fare il verbale o meno. Per quello che so, verbali sottoscritti dalla Lida non esistono. Le multe sono sempre state comminate dalla polizia municipale, come da regolamento».

A tenere pulita la città, da qualche tempo, contribuiscono anche gli operatori di quartiere. Per ora sono otto. A Santa Caterina e a Torre di Palme c’erano già da un po’. A Lido Tre Archi ne è arrivato uno con il progetto di riqualificazione. Gli altri cinque sono al lavoro da un mese e mezzo, con i tirocini di inclusione sociale del Comune e dell’Ambito 19. Coprono via Brunforte, San Michele, la zona dell’ospedale, rione Murato, i Cappuccini e il Tirassegno. «Si sono immedesimati con i quartieri e diventati amici dei residenti. Sono un ausilio importante sia per lo spazzamento sia per gli abbandoni di rifiuti. Stanno veramente funzionando e adesso altre zone della città ci chiedono di metterli. Stiamo valutando di estenderli a Lido di Fermo e Casabianca, a Campiglione e a Santa Petronilla», fa sapere Ciarrocchi. Di pari passo, procede l’installazione delle isole ecologiche. Nei giorni scorsi ne sono arrivate sei, appena fuori dal centro storico.

«C’è grande entusiasmo e attesa. Entro l’estate ne saranno messe altre 14. Stiamo cercando soluzioni non impattanti e, laddove ci saranno particolari difficoltà, valuteremo un sistema misto, con un piccolo porta a porta. Entro l’estate le installeremo in tutto il centro storico e raggiungeremo il primo obiettivo: la copertura di tutta la città», dice ancora l’assessore. Il secondo è arrivare al 65% di raccolta differenziata (a marzo era al 63,20%). Ciarrocchi è convinto di riuscirci per l’estate. Il terzo, premiare i cittadini che meglio differenziano: «Vorremmo partire dal 2020, all’inizio con premialità spot. L’obiettivo finale è la tariffa puntuale. Ci sta lavorando l’ufficio tributi. Non è facile perché, per la sua conformazione, Fermo ha più sistemi di raccolta, ma contiamo di farcela».
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