SERVIGLIANO - Quando si parla del Torneo cavalleresco Castel Clementino si parla di storia del territorio, di sana competizione sportiva, di comunità che diventa famiglia e si stringe tutta intorno ad un evento che la identifica e ne permea la vita sociale per 365 giorni all’anno, da ben 55 anni.
Quella di quest’anno è infatti la 55° edizione del Torneo che non si è mai fermato, neppure negli anni della pandemia, e che vede nel 2023 l’anno della rinascita.
Il via
Si comincia già dal 14 maggio con l’inizio delle prove libere al Campo di Giochi che poi ospiterà le prove ufficiali l’11 giugno e il 16 luglio. Saranno questi momenti di osservazione e sfottò tra i rioni di Servigliano che daranno ulteriore sapore e colore alla sfida. A giugno e luglio i rioni saranno protagonisti anche di serate dedicate al gusto e non mancheranno mercatini medioevali e show cooking con piatti del XV secolo. Intanto i rioni in gara hanno scoperto già le proprie carte presentando dame e cavalieri. Tranne rione San Marco guidato dal sindaco Rotoni, che ha solo svelato il cavaliere, il giovane serviglianese Marco Cavallari, mentre le dame le farà conoscere solo il 9 giugno.
Dunque ecco gli schieramenti: come annunciato dal console Marco Rossi a difendere i colori di Porta Santo Spirito saranno il cavaliere Luca Innocenti e la nuova dama Chiara Bartucci; il console Gianfranco Ferretti di Paese Vecchio riconferma il cavaliere Massimo Gubbini vincitore del Palio 2022, accompagnato dalla dama Sofia Morichetti; il console Paolo Pipponzi di Porta Navarra si è riaffidato al cavaliere Nicholas Lionetti e alla dama Barbara Capparelli; mentre il console Mirco Berdini di Porta Marina ha riconfermato il cavaliere ascolano Lorenzo Melosso affiancato dalla Dama Antonella Girardi.
«Tutte dame provenienti dal gruppo musici e da sempre impegnate nell’evento» hanno sottolineato. Il sindaco Rotoni, con orgoglio ha evidenziato come «nello scacchiere marchigiano la nostra rievocazione storica sia una delle più attraenti, un fiore all’occhiello che ci fa grandi accanto a città molto più grandi».
Il passato
Maurizio Marinozzi, voce storica della Giostra, racconta la manifestazione con il verbo emozionarsi. «Spegnere i pensieri e tuffarsi nella storia che racconta una cittadina di soli 2000 abitanti, dove tutti, da 55 anni, si mettono a disposizione per fare quello che è necessario fare regalando a sé stessi e al mondo emozioni uniche». Ogni rione in questa edizione ricorderà lo storico cavaliere Gianfranco Ricci di cui ricorre il 25° della scomparsa.