SANTA VITTORIA IN MATENANO - Rimangono ancora avvolte nel mistero le motivazioni che hanno spinto qualcuno ad appiccare il fuoco, l’altro ieri notte, alla struttura, ormai in disuso da dieci anni, della ex piscina comunale di Santa Vittoria in Matenano. Infatti inspiegabili ormai rimangono solo le motivazioni di questo sconsiderato e grave atto vandalico, mentre, benché non ancora ufficialmente dichiarate, è ormai più che certo che si è trattato di un atto doloso, messo in pratica da una o più persone.
I sopralluoghi
Nella mattinata di ieri si sono recati sul luogo dell’incendio gli esperti del comando generale di Fermo dei vigili del fuoco per fare le approfondite indagini, anche con l’uso di speciali strumentazioni, al fine di individuare le cause che hanno portato questa costruzione, tutta realizzata in legno qualche decina di anni fa, a prendere fuoco ed essere ridotta in un ammasso di cenere.
La condanna
«Se risultasse doloso come ormai sicuro – dice il primo cittadino – si tratta di un’azione ignobile e vandalistica che condanniamo fermamente e non riusciamo a capire i motivi di questo atto distruttivo verso un bene pubblico, anche se non utilizzato da anni, ma che comunque in passato ha rappresentato un punto di riferimento sportivo per l’intero territorio dei Sibillini. Siamo fiduciosi che le indagini e gli accertamenti saranno fatti in modo accurato sia dai Vigili del Fuoco che dalle autorità competenti». La struttura della ex piscina comunale era chiusa dal 2011 per problemi strutturali, poi durante la cospicua nevicata del 2017, ed a seguito del sisma del 2016, era crollato il tetto e non più riparato. Quindi doveva essere demolita e al suo posto deve nascere un palazzetto dello sport da utilizzare anche come centro di ammassamento cittadino in caso di calamità. Si era in procinto di effettuare la gara per l’aggiudicazione del progetto.