SANT’ELPIDIO A MARE - Sarà gratuita, ad ingressi limitati, con pubblico seduto. La Città Medioevo cambia pelle per adattarsi alle norme anti Covid. L’edizione numero 29 della manifestazione storica elpidiense richiama le origini, all’inizio degli anni 90, recuperando anche il manifesto della primissima edizione. Potranno entrare al massimo 1000 persone per sera, chi prenoterà per cenare nelle locande di contrada avrà una prelazione per l’ingresso.
Ci saranno punti spettacolo distribuiti nel borgo elpidiense, un mercatino medievale e vetrine a tema storico lungo corso Baccio. Questo il programma presentato ieri mattina. Presenti la presidente Alessandra Gramigna e Rebecca Rossi per l’Ente Contesa, il sindaco Alessio Terrenzi con il consigliere Paolo Maurizi, il priore della contrada Sant’Elpidio Renzo Silla con Chiara Corradi, i presidenti di San Giovanni, San Martino e Santa Maria Maide Bracciotti, Eleonora Valori e Massimo Agolini. «Come previsto dai protocolli di sicurezza, non potremo proporre spettacoli itineranti, ma solo statici, con pubblico seduto – spiega Gramigna – E’ un regalo alla città, perché economicamente è una perdita, ma non volevamo perdere la voglia di condividere momenti identitari per la nostra comunità». Il sindaco Alessio Terrenzi non dimentica che «quest’anno vivrò l’ultima Città Medioevo e Contesa da primo cittadino, ringrazio per il coraggio e la forza di volontà con cui si è deciso di non fermarsi, neanche nel 2020.
Ad aprire il 15 luglio, sarà la Piccola Città Medioevo con uno spettacolo per ragazzi su don Chisciotte. Da venerdì a domenica, locande di contrada aperte. In piazza Matteotti di scena le compagnie esterne, l’Accademia creativa con Di fuoco e di luce, il 16 ed il 18, gli Acrobati del borgo ed i Giullari di spade sabato 17 . La contrada Sant’Elpidio allestisce due scene tratte dal Decameron di Boccaccio, Andreuccio da Perugia e Madonna Dianora, per la regia di Roberto e Carla Rossetti, al piazzale davanti palazzo Gherardini ed allo slargo dei Torrioni. La Santa Maria sarà di scena con una nuova proposta, La rivolta del pane, per la direzione di Mirco Abbruzzetti, al chiostro di San Francesco.
La San Giovani propone una novella buffa del 300, Historia de lo abate luxurioso, in piazzale Mallio, con la collaborazione di Veronica Menconi ed Anna Maurizi. La San Martino rielabora un suo cavallo di battaglia, il sabba, processo e rogo delle streghe, tra largo Canuti e piazza Berdini, per la regia di Gabriele Claretti, con gli allestimenti curati da Giuseppe Ciarabellini. All’arena Alberto Sordi di via Cunicchio tocca alle delegazioni foranee. Il Porto, Santa Croce e Castel di Castro propongono la scena della lite delle comari, ci sarà anche una dimostrazione di scherma storica.