Rifiuti, la storia infinita dell'appalto: minacce di ricorsi, finisce nel mirino anche la nuova graduatoria

Rifiuti, la storia infinita dell'appalto: minacce di ricorsi, finisce nel mirino anche la nuova graduatoria
Rifiuti, la storia infinita dell'appalto: minacce di ricorsi, finisce nel mirino anche la nuova graduatoria
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 18 Luglio 2021, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 05:09

SANT’ELPIDIO A MARE  - La storia infinita dell’appalto per i servizi di igiene urbana a Sant’Elpidio a Mare ha imboccato il rettilineo finale, ma potrebbero non essere ancora terminati i colpi di scena.

Si è riunita la scorsa settimana la commissione di gara, presieduta dall’ex segretario generale Alberto Cesetti, per valutare le offerte tecniche ed economiche formulate dalle 4 società che concorrono alla gestione quinquennale della raccolta rifiuti ed altre attività accessorie. Valutate le proposte, si è arrivati a stilare una prima graduatoria, ma è ancora presto per decretare il vincitore che dai prossimi mesi si farà carico del servizio.


La valutazione dell’offerta tecnica ha visto prevalere la Ciclat trasporti ambiente-società cooperativa, cooperativa ravennate, a cui sono stati assegnati 80 punti, davanti alla pugliese Impregico Srl, proveniente da San Giorgio Jonico, che si è fermata a 74,14, ad Ecoelpidiense che ne ha totalizzati 69,40 e alla Teknoservice, azienda piemontese di Piossasco, arrivata a 63,31. L’offerta economica, però, ha ribaltato tutto, perché il ribasso più significativo, di poco superiore al 9%, sul canone a base di gara, lo ha proposto la società pugliese, aggiudicandosi i 20 punti previsti sui 100 complessivi, davanti alla Ciclat, che ne ha ottenuti 12, ed alle altre due concorrenti, più distaccate. La graduatoria, sommando i due risultati, alla fine premia quindi la Impregico Srl, davanti a Ciclat, Ecoelpidiense e Teknoservice.


Ma potrebbero esserci nuove sorprese, perché a chiusura del verbale, la commissione evidenzia che la prima in graduatoria, sul prezzo offerto, presenta un prezzo inferiore ai parametri indicati nel Codice degli appalti ed ha indicato costi per la manodopera inferiori a quanto previsto nel progetto presente sul bando di gara.

Toccherà ora al responsabile del procedimento assumere i provvedimenti del caso, chiedere i chiarimenti alla vincitrice oppure procedere con l’esclusione. Possibile quindi che l’appalto scorra al secondo in graduatoria, la cooperativa Ciclat di Ravenna. Ma per arrivare all’aggiudicazione definitiva, a questo punto è concreta la possibilità che si debbano attendere gli esiti dei possibili ricorsi alla giustizia amministrativa.


Sarebbe un ennesimo rinvio per un appalto i cui tempi si sono dilatati a dismisura. Una prima proroga, nel 2019, è stata dovuta alla revoca del bando inizialmente pubblicato dal Comune. Nei mesi scorsi tutto è rimasto fermo dopo la provvisoria esclusione di Ecoelpidiense, poi reintegrata dal Tar Marche, che ha riammesso l’azienda di Porto Sant’Elpidio con riserva. Ed ora chissà quando si potrà scrivere la parola fine. Nel frattempo, il porta a porta prosegue con la precedente gestione, che con ogni probabilità andrà ancora avanti per alcuni mesi.

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