SANT’ELPIDIO A MARE - Quella di ieri è stata la giornata del commiato, il momento dell’addio a Jaghunar Singh, lo sfortunato bimbo di 18 mesi schiacciato da uno scuolabus a Casette d’Ete. Sono già trascorsi 20 giorni dalla tremenda mattina che ha segnato la fine della vita del piccolo, in via Pisanelli, subito dopo che il bus aveva caricato la sorella maggiore per portarla a scuola. Ieri mattina il tempio Sikh, nella zona industriale di Porto Sant’Elpidio, ha ospitato la cerimonia funebre.
La preghiera
La comunità indiana si è unita in preghiera per ricordare la vittima e per esprimere vicinanza alla famiglia. C’erano, attoniti e inconsolabili, i genitori e la sorella. All’interno del salone, una grande immagine sorridente di Jaghunar, a fianco un mazzo di rose bianche deposto da una nutrita delegazione dell'amministrazione. Al centro il baldacchino con i simboli sacri, davanti al quale si sono inginocchiati in preghiera i partecipanti alla cerimonia.
Le ceneri di Jaghunar, il cui corpo è stato cremato a San Benedetto, sono custodite al cimitero di Sant’Elpidio a Mare. I famigliari hanno espresso la volontà di recarsi la prossima estate in India, per spargere i resti del loro caro nel fiume Kali Bein. L’amministrazione comunale ha proclamato ieri il lutto cittadino. Tutte a mezz’asta le bandiere, nelle scuole le lezioni sono iniziate con un minuto di raccoglimento.
Anche prima dello spettacolo The last five years, in scena in serata al teatro Cicconi, cast e platea si sono stretti in silenzio per onorare il ricordo di Jaghunar. Rimarrà a lungo nella memoria cittadina, il terribile destino toccato al bimbo di 18 mesi. Sul caso è stato aperto in Procura un fascicolo per omicidio stradale.
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