Schede contestate a Sant'Elpidio a Mare, scontro al Tar: il sindaco Pignotti si costituisce in giudizio

Schede contestate a Sant'Elpidio a Mare, scontro al Tar: il sindaco Pignotti si costituisce in giudizio
Schede contestate a Sant'Elpidio a Mare, scontro al Tar: il sindaco Pignotti si costituisce in giudizio
di Pierpaolo Pierleoni
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Martedì 20 Settembre 2022, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 23:50

SANT’ELPIDIO A MARE Si costituisce in giudizio, il sindaco Alessio Pignotti, contro il ricorso al Tar Marche presentato da Fabiano Alessandrini, sul risultato delle scorse elezioni amministrative del 12 giugno. La decisione era nell’aria sin dalla notizia di una causa pendente al tribunale amministrativo, ieri il primo cittadino ne ha dato l’ufficialità. Pignotti lo farà a titolo personale, non si è costituito in giudizio, invece, il Comune di Sant’Elpidio a Mare, come d’altra parte avviene quasi sempre in situazioni del genere. 


La scelta


L’udienza è fissata per il 12 ottobre, dovrebbe andare subito a sentenza e, se il ricorso sarà accolto, determinerà la caduta del Consiglio e porterà alla ripetizione del ballottaggio. Pignotti ha protocollato giovedì scorso in Comune la sua costituzione in giudizio. «Ho riflettuto a lungo sul da farsi ed ho ritenuto opportuno, dopo essermi confrontato con la mia coalizione, costituirmi e difendere il risultato elettorale – commenta il sindaco - dopo aver rivisto le 4 schede contestate con il mio legale. Lo ritengo un atto di rispetto per i 2900 elettori che mi hanno votato al primo turno e i 3200 del secondo e che, certamente, hanno espresso in maniera univoca la volontà di eleggere me».

Il primo cittadino sottolinea poi il rischio di paralisi dell’attività amministrativa che si andrebbe a verificare in caso di accoglimento del ricorso. «Da sindaco vorrei cercare di evitare, all’ente in primis, il commissariamento e il conseguente rallentamento dell’attività, in secondo luogo le spese e l’impegno di un nuovo turno elettorale. Sarebbe sconveniente, in questa fase storica, in cui tutti, minoranza compresa, mi spingono ad accelerare per cogliere le occasioni del Pnnr e per la massima efficienza della macchina amministrativa, tornare al voto. La nostra città non può permettersi un rallentamento dell’attività amministrativa che si avrebbe qualora Alessandrini vincesse il ricorso. Lui ha diritto di chiedere che sia fatta luce su quanto avvenuto al momento dello spoglio ma, allo stesso tempo, ritengo mio diritto tutelare il prosieguo del lavoro fatto fino ad oggi, le attività in corso di un Comune che non può perdere tempo e terreno».


La polemica


L’argomento ricorso infiamma il dibattito anche a mezzo social, dove è il vicesindaco Roberto Greci a rincarare la dose. «Noi non vogliamo rallentare l’azione amministrativa, soprattutto in questa fase. Ma il Pd e i suoi esponenti locali la pensano diversamente. Meglio continuare con chi ha vinto le elezioni o rifare il ballottaggio e sospendere l’attività amministrativa? Ci dicono di correre, noi vorremmo farlo, ma altri sperano di fermarci. Noi siamo con i cittadini che hanno scelto il cambiamento».

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