Immigrati irregolari nei furgoni: rispunta l'ombra del caporalato nell'agricoltura

Sant'Elpidio a Mare, immigrati irregolari nei furgoni: rispunta l'ombra del caporalato nell'agricoltura
Sant'Elpidio a Mare, immigrati irregolari nei furgoni: rispunta l'ombra del caporalato nell'agricoltura
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 28 Febbraio 2021, 07:10

SANT’ELPIDIO A MARE - Una persona agli arresti, otto lavoratori sfruttati e sottopagati, un’ombra di illegalità sulle coltivazioni elpidiensi. I carabinieri del Nucleo investigativo – Reparto operativo di Fermo, insieme all’ispettorato del lavoro dell’Arma di Ascoli, hanno bloccato venerdì mattina un 52enne di origine indiana, residente a Sant’Elpidio a Mare. Le pattuglie sono arrivate all’alba nelle campagne in località Fratte, dopo aver seguito l’uomo che, insieme ad un aiutante, aveva caricato su due furgoni ben 8 lavoratori, per impiegarli nella raccolta degli ortaggi.

La ricostruzione

Il giro dei due mezzi ha interessato diversi Comuni a cavallo tra le province di Fermo e Macerata.

Degli 8 braccianti, due sono di nazionalità italiana ed erano regolarmente assunti. Gli altri 6, tutti extracomunitari, provenienti da diversi Stati africani, lavoravano completamente a nero. Su di loro non è stata rintracciata alcuna forma di assunzione. I carabinieri hanno rilevato anche una retribuzione ampiamente al di sotto di quella prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro per la categoria agricola. Inoltre, gli operai non avevano effettuato alcuna formazione che dovrebbe precedere l’impiego. Irregolarità su irregolarità, agli 8 sfruttati non veniva concesso nemmeno un regolare tempo di riposo per la pausa pranzo.

I reati

Allo sfruttatore indiano, terminati gli accertamenti, sono stati contestati i reati di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro aggravato, mancata formazione, non mancato rispetto della pausa pranzo. Dovrà anche rispondere di impiego di un clandestino, dato che uno dei 6 stranieri è risultato un nigeriano di 33 anni, che risultava in stato di clandestinità. Per quest’ultimo sono state avviate le pratiche per l’espulsione. Il 52enne è stato invece trasporto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il tribunale

Ieri mattina il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Fermo ha convalidato l’arresto, concedendo la detenzione ai domiciliari. Per finire, i due furgoni su cui viaggiavano i braccianti sono stati posti sotto sequestro. Dal comando provinciale dell’Arma di Fermo, si fa sapere che «oltre ai necessari approfondimenti sulla specifica vicenda, l’attività di verifica sull’impiego di manodopera nel settore agroalimentare è tuttora in atto su diverse zone della provincia da parte del Comando provinciale carabinieri di Fermo con l’ausilio del Nucleo ispettorato del lavoro di Ascoli che hanno riposto particolare attenzione su un aspetto evidentemente non trascurabile anche in questo territorio».

L’ora

Insomma quella scattata all’alba di venerdì potrebbe essere il punto di partenza di un’operazione molto più ampia. Quanti altri lavoratori si trovano in condizioni analoghe agli 8, di cui 6 totalmente invisibili, scoperti dai carabinieri due giorni fa? Quanto è diffuso l’utilizzo di lavoratori senza tutela e quanto è frequente che ci siano maestranze sottopagate e sottoposte a turni irregolari? Domande a cui le forze dell’ordine cercheranno di fornire a breve una risposta, allargando il campo di indagine.

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