SANT’ELPIDIO A MARE La banda del buco è tornata. Un doppio foro aperto nelle pareti, un attento lavoro per disinnescare sistemi d’allarme e videosorveglianza, poi una razzia di tutto ciò che era possibile trafugare. È stato svuotato nella notte il Black Hole bar di Casette d’Ete, locale adiacente l’area di rifornimento sulla provinciale Fratte, poco fuori dal centro abitato.
I malviventi hanno portato via tutte le scorte di sigarette e di gratta&vinci, diverse bottiglie, in particolare superalcolici, il denaro presente come fondo cassa, per poi segare con un frullino le cassette della macchina cambia soldi e delle slot machines.
I ladri sono partiti dal retro, hanno forato ben due muri per entrare nella parte centrale del locale. Disattivato il sistema d’allarme, hanno divelto e portato via le telecamere. A quel punto, non hanno avuto problemi a raccogliere tutta la merce ed il denaro, per poi dileguarsi. Una scena da film, quella che i due titolari dell’attività si sono trovati davanti ieri mattina, entrando al bar devastato e svuotato dalla banda. Immediato l’allarme ai carabinieri, intervenuti con il personale della locale stazione e gli specialisti della scientifica. Si cerca ora di raccogliere elementi utili dalle telecamere di videosorveglianza presenti nelle strade limitrofe, vagliando tutti i veicoli transitati in una fascia oraria tra le 3.30 e le 4.30 del mattino.
Senza dubbio si tratta di uno dei colpi più corposi messi a segno di recente, quello ai danni del Black Hole, che da pochi mesi aveva rilevato il bar. Immediata viene in mente l’analogia con il furto avvenuto appena qualche settimana fa nel bar di un’altra area di rifornimento elpidiense, stavolta sulla sponda del Tenna, lungo la Faleriense. Anche in quel caso, per entrare i ladri avevano praticato un foro, ma sul soffitto, ed avevano agito per ben due volte in pochi giorni, dato che il primo tentativo era fallito. Che si tratti della stessa mano? Il modus operandi della notte scorsa, però, è parso ancor più accurato e verosimilmente messo a segno da un gruppo più numeroso. Andando in dietro, tecnica simile era stata adoperata a giugno per un colpo ad una tabacchiera di Porto San Giorgio, ma in quel caso gli autori sono stati arrestati, uno in flagranza, l’altro dopo alcune settimane di indagini.
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