SANT’ELPIDIO A MARE - I brindisi, le lacrime, la speranza. È interminabile lo scrutinio per la scelta del prossimo sindaco di Sant’Elpidio a Mare. Al termine di un pomeriggio e di una serata incredibili, fatte di colpi di scena e continui aggiornamenti che hanno più volte rovesciato il risultato, finisce con l’exploit della coalizione civica di Alessio Pignotti, che si piazza saldamente al primo posto con 2927 suffragi e partirà in pole position al ballottaggio del 26 giugno.
Il testa a testa per giocarsi con lui il ballottaggio, alla fine, vede prevalere il centrodestra di Gionata Calcinari con un risultato clamoroso: appena un voto di vantaggio su Fabiano Alessandrini e il centrosinistra, 2.300 contro 2.299.
I margini
Arriva intorno alle 18, Pignotti, alla sede elettorale di Bivio Cascinare, affiancato dalla moglie Elisa, viene travolto dagli abbracci. Il suo margine sugli avversari è di oltre 600 preferenze e parte la festa. Esultano tutti, a partire dalla capogruppo in Regione di Forza Italia Jessica Marcozzi, che parla della «più bella campagna elettorale della mia vita». Festeggia il sindaco Alessio Terrenzi, che ripete ad oltranza: «Lo avevo detto, si è ripetuto quanto accaduto nel 2012. Il responso delle urne ci ha dato ancora ragione. Se mi avessero ascoltato la maggioranza uscente sarebbe ancora unita e vincente». Sfonda nelle frazioni, Pignotti, stravince tra Cascinare, Bivio e Castellano, ma tiene benissimo anche al capoluogo, con una coalizione in cui tutte le 5 liste ben figurano, con Essere Sem e Per Sem a guidare la coalizione. Non perde l’aplomb che lo ha contraddistinto in una campagna elettorale in cui ha evitato accuratamente ogni polemica, Pignotti.
I commenti
«Un risultato straordinario, merito di tutti, ci aspettano 15 giorni di fuoco, ora restano da giocare i tempi supplementari. Andiamo per la nostra strada, sono felice di questo risultato di squadra, abbiamo messo avanti le persone senza pensare ai partiti e i cittadini ci hanno premiato. Apparentamenti al ballottaggio? Lo escludo». L’umore è opposto in casa di Fabiano Alessandrini. Il verdetto per il centrosinistra è al di sotto delle previsioni più nefaste. Nessuno immaginava addirittura di non raggiungere il secondo turno. Incredulità, quella che si respira quando arrivano i risultati delle prime sezioni, che danno i due avversari avanti di qualche centinaio di voti. Si riaccende l’entusiasmo, quando il totale di una sezione elettorale di Casette ricuce la distanza da Calcinari e sigla il sorpasso. Arriva dopo le 19, il leader della coalizione. Lo sguardo affranto, si siede e aspetta. «Non mi aspettavo un risultato del genere. Avevo una percezione totalmente diversa dai tanti incontri di questi mesi». Al quartier generale di Gionata Calcinari e del centrodestra il clima è teso, ma l’umore resta alto. Intorno alle 19.30 circolano voci che danno la coalizione avanti di un pugno di voti ed esplode l’entusiasmo. Poi il balletto delle cifre prosegue. Più 8 Calcinari, no + 4 Alessandrini, no, parità assoluta, no, 2 voti avanti Calcinari, e via dicendo. Si riguardano i verbali, una sede viene riaperta, in un’altra si riconta dall’inizio. Un’incertezza assoluta che prosegue fino a tarda sera, quando il dato, ancora non ufficiale, si cristallizza su quel prezioso voto di vantaggio.
I dubbi
Parla col beneficio del dubbio, Calcinari, ricorda di «essere partito da zero, senza consiglieri comunali, con una coalizione da costruire.