Panico a Disneyworld, una ragazza elpidiense può tornare a casa: «Ma è stata un'odissea»

Panico a Disneyworld, una ragazza elpidiense può tornare a casa: «Ma è stata un'odissea»
Panico a Disneyworld, una ragazza elpidiense può tornare a casa: «Ma è stata un'odissea»
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Domenica 19 Aprile 2020, 08:05
SANT'ELPIDIO A MARE - Torna a casa Barbara Miandro, 27enne di Sant’Elpidio a Mare, una dei 200 lavoratori italiani a Disneyworld, che dopo la chiusura del parco hanno rischiato di trovarsi senza casa né assicurazione sanitaria. Arrivata ad Orlando il 3 febbraio, lavorava come Italy cultural representative nel settore ristorazione del padiglione italiano ed alloggiava agli appartamenti Disney housing. A metà marzo, la chiusura del parco per 2 settimane. «Siamo stati tranquillizzati – racconta la giovane – in Italia la situazione peggiorava di giorno in giorno, ci sentivamo più sicuri nei nostri housing».

Il virus è poi arrivato negli Usa. Anche in Florida «sono iniziate le restrizioni e le chiusure di attività. Negli housing hanno chiuso le aree comuni, in molti hanno iniziato a cercare voli online, Alitalia andava da 800 a 6000 euro in economy light (senza bagaglio) e c’erano opzioni più economiche da altre compagnie. Io e le mie coinquiline, un’italiana, 2 scozzesi e 2 messicane, abbiamo deciso di aspettare».

Il 6 aprile la doccia fredda. Il contratto viene sospeso, con obbligo di lasciare gli appartamenti entro il 17 del mese. «È scoppiato il panico, intanto Disney ha concesso il pagamento di altre 3 settimane nell’ultimo assegno, per aiutarci a comprare il biglietto aereo. I prezzi sono schizzati, i voli prenotabili prevedevano viaggi fino a 36 ore con più scali, tra cui New York, dove c’erano tantissimi casi di Covid-19». I 200 italiani contattano così il Consolato di Miami, inizia un fitto confronto con la Farnesina, la deadline si avvicina e qualcuno contatta i media. Diverse testate ed emittenti si occupano della vicenda.

«La svolta l’abbiamo avuta col giornalista Gabriele Parpiglia – racconta Barbara – ha lanciato l’iniziativa “Salvate i ragazzi di Orlando”, sono arrivate ben 22.000 email alla Farnesina. Mercoledì 15 aprile il Consolato ci ha annunciato che c’era un volo al costo di 1.048 dollari, con partenza domenica 19. Disney ci ha concesso 2 giorni in più di permanenza e un manager ha organizzato 3 bus per arrivare all’aeroporto di Orlando». Tutto risolto, quindi. Barbara e gli altri 200 italiani tornano a casa. «Ma ci aspettano due settimane di isolamento prima di raggiungere le nostre famiglie>
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