I cubi da 20mila euro per gli arredi per ora finiscono in deposito. E l'ironia corre sui social

I cubi da 20mila euro per gli arredi finiscono in deposito. E l'ironia corre sui social
I cubi da 20mila euro per gli arredi finiscono in deposito. E l'ironia corre sui social
di Pierpaolo Pierleoni
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 01:35 - Ultimo aggiornamento: 15:27

SANT’ELPIDIO A MARE - Hanno animato la campagna elettorale, scatenato perplessità e ironia e non smettono di accendere il dibattito, i cubi di cemento scelti come arredo urbano in centro storico. In questi giorni stanno alimentando la discussione delle foto, circolate sui social, che immortalano i famosi blocchi bianchi accatastati al deposito comunale di via Monte Taccone. C’è chi sorride amaro lamentando lo spreco di denaro pubblico, chi contesta una fine ingloriosa per un acquisto per il quale si sono spesi 20.000 euro, chi tutto sommato non disprezzava quegli arredi in piazza Matteotti e li rivorrebbe al loro posto, chi guarda ad altre realtà dove installazioni simili sono invece apprezzate. Ma che fine faranno, ora, i blocchi della discordia?

Sull’argomento, il sindaco Alessio Pignotti chiede pazienza e fiducia. Ieri mattina si è tenuta la prima seduta di giunta della sua nuova amministrazione, dopo l’insediamento ufficiale di sabato scorso in Consiglio comunale.
 

La strategia
«Per il momento preferisco non dire nulla, posso capire che l’argomento stimoli la satira sui social, chiedo solo a tutti di dare tempo al tempo, stiamo lavorando per individuare la migliore collocazione per quegli arredi».

Su una cosa Pignotti, sin dal giorno dopo la sua elezione, ha tenuto a chiarire che i soldi investiti non saranno sprecati, perché si troverà il modo di utilizzarli opportunamente. Nelle scorse settimane ha detto di voler aspettare la nomina degli assessori, per discutere insieme a loro cosa fare degli arredi urbani. L’ipotesi di utilizzarli in centro storico non è stata comunque accantonata. Durante i giorni del May Day, i blocchi erano stati spostati ad esempio lungo il corso, quasi a delimitare il transito pedonale da quello carrabile. Una parte potrebbe restare sui lati di piazza Matteotti, mentre sembra da escludere che possano tornare davanti al palazzo comunale.

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