SANT’ELPIDIO A MARE - Il Comune ricorre al Consiglio di Stato contro l’antenna telefonica Iliad, in fase di installazione nella frazione di Castellano. Un’ultima spiaggia, per l’ente, pur con la consapevolezza di un margine di successo piuttosto risicato. Si è deciso di percorrere comunque tutte le strade.
La vicenda va avanti ormai da diversi mesi e lo scorso gennaio, il Tar Marche si era pronunciato favorevolmente al privato, rigettando un primo ricorso comunale contro l’installazione dell’impianto. In sostanza Iliad aveva concluso un accordo con il proprietario di un terreno a Castellano, per l’apposizione dell’antenna in uno spazio che non rientra tra quelli individuati nel Piano comunale antenne. Il proprietario del sito ha poi avuto un ripensamento, ma il contratto ormai era stato già stipulato. Ci sono stati anche incontri degli amministratori elpidiensi con i referenti di Iliad in zona, ma di fatto non si è evidentemente trovata la strada di un accordo bonario. Così, è rimasta la strada della giustizia amministrativa ed è il sindaco Alessio Pignotti a dare notizia della decisione.
La strategia
«La pronuncia del Tar aveva sostanzialmente autorizzato la compagnia a procedere – ricorda il primo cittadino - Non vogliamo illudere nessuno, sappiamo che è una battaglia dura. Nella trattativa portata avanti col gestore, l’ente ha proposto validi siti pubblici alternativi a quello individuato dalla compagnia. Per questo confidiamo in un ribaltamento in secondo grado di giudizio, ma oggi l’orientamento predominante è favorevole alla liberalizzazione degli impianti».
Le prerogative
Secondo Pignotti non va negata ai Comuni «la facoltà di adottare regolamenti per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e a minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
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