SANT’ELPIDIO A MARE - Ha aperto da appena un mese, ma è già bastato per richiamare un numero sempre crescente di sportivi, il Dream padel club di Bivio Cascinare. Il centro vuole caratterizzarsi per una chiara impronta sociale e volta all’inclusione.
Così, il primo evento promosso, domenica scorsa, è stato un incontro in collaborazione con l’area giovani di Ens (ente nazionale sordi) Ascoli Fermo. Sono stati in molti a partecipare, divertendosi a cimentarsi in una disciplina sempre più in voga. A guidarli c’erano due fuoriclasse della racchetta, Cristina Abrami e Giulia Bassini, fresche vicecampionesse europee di tennis per sordi.
La prima, marchigiana, lavora al Dream padel club di Bivio Cascinare, mentre la compagna, ferrarese, è arrivata per allenarsi con lei e vivere una giornata per l’inclusione. «Ci fa molto piacere partecipare a questi eventi e ci auguriamo che ne organizzino presto degli altri; l’incontro tra sport e disabilità riduce le barriere che spesso si incontrano nella vita di tutti i giorni - spiegano le due tenniste -.
Un ottimo inizio per l’impianto. Il Comune di Sant’Elpidio a Mare aveva lanciato un bando mettendo a disposizione un terreno nel centro abitato di Bivio. A farsi avanti il gruppo guidato da Furio Steffé, una gloriosa esperienza da coach di basket, che a Montegranaro ha vissuto diverse stagioni da protagonista, alla guida della prima squadra, poi del settore giovanile, della Poderosa.
«Quando sono tornato da queste parti ho pensato di aprire un centro padel e si è creata questa opportunità. Ci piace l’idea di valorizzare l’aspetto sociale. Siamo aperti dalle 8 alle 23 tutti i giorni, se possibile in futuro vorremmo creare una tettoia che consenta di giocare d’inverno al coperto. Dalla prossima settimana partiranno i corsi per bambini. La risposta è molto soddisfacente, viene gente da diversi Comuni limitrofi. Anche i residenti hanno imparato a conoscerci. All’inizio percepivamo un po’ di diffidenza, ora molti si fermano anche per un caffè o una birra, credo che la gente stia iniziando ad apprezzarci».