L’appalto sulla raccolta dei rifiuti finisce al Tar: Ecoelpidiense chiede la sospensione dell’aggiudicazione

L’appalto sulla raccolta dei rifiuti finisce al Tar: Ecoelpidiense chiede la sospensione dell’aggiudicazione
L’appalto sulla raccolta dei rifiuti finisce al Tar: Ecoelpidiense chiede la sospensione dell’aggiudicazione
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 31 Ottobre 2021, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 15:21

SANT’ELPIDIO A MARE -  Finirà davanti al Tar Marche l’aggiudicazione dell’appalto per la raccolta rifiuti a Sant’Elpidio a Mare. A vincere la gara è stata una società di Taranto, la Impregico Srl, ma ora la palla passa alla giustizia amministrativa, che mercoledì dovrà esprimersi sulla richiesta di sospensiva presentata da Ecoelpidiense, difesa dall’avvocato Carlo Nunzio Sforza. Il comune di Sant’Elpidio a Mare si è costituito in giudizio, affidandosi all’avvocato Massimo Ortenzi.

L’azienda di Porto Sant’Elpidio, che continua a gestire in regime di proroga la raccolta porta a porta in città, aveva già ottenuto al Tar il reintegro, dopo l’esclusione decisa dalla stazione appaltante per un errore nella presentazione di un documento. In realtà Ecoelpidiense si era attenuta agli atti di gara, che prevedevano di inserire nell’offerta tecnica il computo metrico estimativo. Un chiarimento in corsa da parte della commissione aveva modificato questo aspetto, ma la variazione è stata ritenuta illegittima dal Tar.

Questo è uno degli elementi fondanti del ricorso, ma si contestano anche la sostituzione durante la procedura di uno dei commissari di gara, l’avvicendamento tra Rup, responsabili unici del procediment ed altri aspetti.

Ecoelpidiense chiede l’annullamento dell’intera procedura o, in alternativa, che le sia aggiudicata la gara. Posto che la modifica delle regole del bando avvenuta in corsa è stata definita illegittima, Ecoelpidiense sostiene di essere stata l’unica a rispettare le richieste contenute negli atti originali, quindi tutte le altre aziende dovrebbero essere escluse: questo in sintesi il concetto. Nel frattempo, la Ciclat, azienda classificatasi seconda, ha presentato ricorso in Consiglio di Stato contro il giudizio del Tar che aveva reintegrato Ecoelpidiense e dichiarato l’illegittimità dei chiarimenti con cui si sono modificati gli atti di gara. Insomma un vero e proprio groviglio di carte bollate che con ogni probabilità farà slittare sensibilmente la nuova gestione dei rifiuti.

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