Nuovo ponte, lavori entro l’anno ma i residenti non ci credono più

Nuovo ponte, lavori entro l’anno ma i residenti non ci credono più
Nuovo ponte, lavori entro l’anno ma i residenti non ci credono più
di Serena Murri
3 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Luglio 2020, 03:10

RUBBIANELLO  - Nuovo ponte di Rubbianello, si va spediti verso la fine dei lavori. Terminati i 5 piloni alla base del ponte, nelle scorse settimane sono arrivate le arcate che hanno iniziato a montare lunedì. Martedì, all’interno del cantiere oltre alla titolare della ditta, Nadia Beani, si trovavano anche il direttore dei lavori Gianluigi Capriotti e il RUP l’ingegner Antonio Colapinto per un sopralluogo sullo stato attuale dei lavori. Prima sono arrivate le travi in acciaio e subito dopo sono state montate le prime 3 campate, poi verranno predisposte le altre tre campate e si concluderà questa fase per fine mese, dopodiché si proseguirà nel predisporre la sovrastruttura fino ad arrivare alla superficie calpestabile del ponte, raggiungendo un dislivello di 8 metri. 

LEGGI ANCHE:

Venerdì 17, ma porta sfortuna? Ecco perché i superstiziosi ci credono
 
Una delle difficoltà principali incontrate durante la ricostruzione, a partire dalla fase progettuale, è stata la necessità d’integrare la parte vecchia del ponte in mattoncini con la parte da costruire ex novo. Si è parlato di fine dei lavori per novembre ma i più realisti parlano di dicembre, quando ormai la struttura sarà a buon punto, tenendo conto del fatto che da crono programma, il termine dei lavori è previsto per il 31 gennaio 2021. Le perplessità da parte dei residenti restano, al pari di quelle dei commercianti ormai sfiduciati visti i tempi biblici impiegati per la ricostruzione dell’infrastruttura. Nessuno dei monterubbianesi avrebbe mai potuto immaginare che ci sarebbero voluti tutti questi anni prima di vedere l’opera ultimata. Vero è che dal 2013 ad oggi, data in cui il ponte è crollato portato via dalla piena del fiume, tante cose sono cambiate ma ancor di più sono ormai cambiate le abitudini sia di chi vive in zona sia di quanti passavano attraverso il territorio per lavoro. Sono state intraprese ormai altre strade, sono stati scelti altri negozi ed è stata stravolta completamente la viabilità ed i collegamenti tra Rubbianello e Montefiore. Di certo, quando il nuovo ponte sarà realtà, ci vorrà del tempo prima che i commercianti della zona tornino a farsi una clientela adeguata che sostituisca i guadagni mancati a causa del ponte crollato che ha avuto come conseguenza immediata un gap economico incolmabile.

Lo stesso vale per quelle aziende che hanno la sede sulla sponda del fiume Aso e altri magazzini correlati sulla sponda opposta, quindi il solo fatto di dover caricare la merce da una parte e poi dall’altra ha comportato una perdita in termini sia di tempo che di carburante. Un conto è percorrere chilometri aggiuntivi per qualche mese, un conto è se il disagio si prolunga per anni. Arrivati a questo punto, tanto vale essere ottimisti, così come sembra essere Lucio Porrà, sindaco di Montefiore ed il più agguerrito dei sindaci contro i vertici politici, responsabili secondo lui dell’immobilismo creatosi attorno al ponte.

Ora che sono comparse le prime campate, anche Porrà sembra essere più fiducioso nel credere che il termine dei lavori sia un po’ più vicino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA