PORTO SANT’ELPIDIO - I residenti occupano via Martiri delle Foibe per protesta contro il Tar che blocca la pratica di esproprio per pubblica utilità e rimanda il dibattito al 26 giugno. In quella via ci sono 24 famiglie, un centinaio di persone, si sentono un po’ martiri anche loro. Il nodo da sciogliere è sul prezzo, sul quale l’ente e la proprietà non convergono.
I proprietari della strada vicinale ritengono di aver diritto a una cessione che non li danneggi troppo e pongono due possibilità: prendere o lasciare.
. Accorato appello che è preludio di barricate. I residenti si preparano a chiudere il passaggio ai mezzi. «Non ci fermiamo qui - dice Baiocchi - siamo pronti ad andare anche a Roma. Pure davanti al presidente della Repubblica andiamo, stavolta facciamo la rivoluzione». Nel periodo di pandemia un disabile ha avuto difficoltà ad essere soccorso con l’ambulanza che non ha potuto avvicinarsi troppo all’abitazione. Il problema è emerso prepotente negli ultimi 15 anni perché si sono realizzati appartamenti in via Martiri senza strutturare un piano di opere di urbanizzazione. La proprietà, però, sente di essere nel giusto e non molla, avanza per le vie legali e il 23 marzo il Tar ha accolto il ricorso dei privati contro il Comune. Ha accolto le richieste e la decisione è stata rinviata a fine giugno. «Si dovrà addiviene ad un accordo equo» rimarca l’avvocato Jacopo Severo Bartolomei, legale dei privati proprietari.