PORTO SANT’ELPIDIO - A rischio crollo il tetto della mensa scolastica alla Rodari di via Pesaro, il Comune interviene ma sempre troppo tardi, almeno per Fratelli d’Italia. I consiglieri Giorgio Marcotulli e Andrea Balestrieri tornano all’attacco del sindaco che ha bocciato il loro emendamento per dirottare le risorse destinate al Gigli sulle scuole.
Il capogruppo Marcotulli e il consigliere Balestrieri, in sopralluogo alle elementari della Faleriense, hanno fotografato le crepe sui muri, parlano di scampata catastrofe. La querelle va avanti da giorni, se ne era discusso in Consiglio a fine marzo, nell’imminenza dell’intervento a scuola, la messa in sicurezza del tetto. Nel concreto l’amministrazione ha saputo intercettare i canali di finanziamento per attingere alle risorse statali che permettono ai tecnici di controllare i solai e attivarsi subito per risolvere i problemi.
Il cantiere
I lavori di sistemazione andranno avanti tutto aprile, intanto i bambini mangiano con il vassoio sul banco, in classe. Ci sono 78mila euro di fondi statali da utilizzare e se ne aggiungeranno altri, ne è convinto il sindaco Nazareno Franchellucci che in Consiglio sottolineava: «Avremo molte opere finanziate con canali straordinari che ci permetteranno di ristrutturare, sarà forte l’impegno sulle scuole, oggettivamente trascurate fino a qualche anno fa perché, con i bilanci ingessati, le amministrazioni non potevano investire. Oggi abbiamo la possibilità di ricostruzione di una nuova scuola alla Corva, di eseguire i lavori alle medie Galilei e Marconi e di monitorare tutti i plessi, potendo intervenire senza ulteriore indebitamento».
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Di diverso parere è Marcotulli che negli ultimi dieci giorni è andato già due volte a ispezionare la Rodari.
La sfida
Balestrieri lancia la sfida ai presidenti delle associazioni di quartiere, li invita a mettersi in contatto con lui e sollevare le criticità che emergono, a discuterne per tempo con i consiglieri tutti, non solo della maggioranza, «al fine di evitare interventi tampone e prevenire, anziché avviare lavori sempre in somma urgenza». E se proprio la Rodari è a rischio, si può sempre costruire un nuovo plesso nel terreno di proprietà comunale di fianco al centro sociale, l’idea di Marcotulli.