Mercato ambulante, bancarelle in calo. Ma ora si punta sulla ripartenza: «La primavera è il periodo migliore»

Mercato ambulante, bancarelle in calo. Ma ora si punta sulla ripartenza: «La primavera è il periodo migliore»
di Sonia Amaolo
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Mercoledì 20 Aprile 2022, 08:20

PORTO SANT’ELPIDIO - Non è ancora il tempo della ripartenza per il mercato del martedì in centro ma le aspettative sono alte e il vento della ripresa dovrebbe soffiare tra questa settimana e la prossima. Giampaolo Petrini, ambulante e referente per la categoria in Confesercenti dice che non c’è ancora l’inversione di tendenza dopo la picchiata nel biennio nero che ci siamo lasciati alle spalle. «Tutto incide, nel bene e nel male – evidenzia Petrini – anche una mattinata fredda scoraggia gli acquisti e oggi (ieri, ndr) è stata una giornata fredda». Rispetto a tre anni fa ci sono meno banchi, da 94 siamo scesi a 80. Qualcuno è in ferie, qualche altro ha chiuso definitivamente.

Tra piazza Garibaldi e le vie Battisti, don Minzoni, Regina Elena, Piave, Principe Umberto ieri mattina c’era in vendita un po’ di tutto ma «si va avanti tra alti e bassi - dice Petrini - più bassi che alti per la verità. Il periodo di magra va da gennaio a marzo, la ripresa si vede subito dopo Pasqua, se c’è bel tempo. In questo periodo torniamo a una vendita accettabile, la differenza la vediamo nei mesi di aprile e maggio.

Dopo il forte calo, direi del 40 %, speriamo di tornare alla normalità». La tiepida ripartenza non scoraggia gli ambulanti che si sono visti crollare il fatturato negli ultimi due anni. La pandemia ha penalizzato un settore che già era in sofferenza, per la crisi del commercio in generale, la concorrenza degli acquisti online, la grande distribuzione, il peso delle tasse.

Ma, aldilà del turbamento, il settore si sta reinventando puntando su tre qualità che lo contraddistinguono: flessibilità, radicamento nella comunità, rapporto qualità-prezzo. Ultimamente i banchi degli ambulanti sono usati anche per promuovere attività collettive, per eventi culturali. Gli alimentari hanno riadattato l’offerta, declinandola in chiave street food che ha più appeal. Il mercato rionale resta un’attrazione per i turisti, sempre più interessati a scoprire le tradizioni locali. La relazione degli esercenti con il quartiere è un fattore chiave di successo: la familiarità dei residenti con negozianti di cui si fidano fa la differenza. Non c’è e-commerce che tenga.

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