Riceve il vaccino e poi va a dare l'esame di laurea: malattia superata, una giornata speciale per un trentenne

Riceve la dose e poi va a dare l'esame di laurea: malattia superata, una giornata speciale per un trentenne
Riceve la dose e poi va a dare l'esame di laurea: malattia superata, una giornata speciale per un trentenne
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Giovedì 8 Aprile 2021, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 21:59

PORTO SANTELPIDIO - Ottanta persone vaccinate ieri mattina a Porto Sant’Elpidio, a pieno regime saranno 200 al giorno. Si parte con Pfizer al palazzetto dello sport in via Ungheria, Moderna a domicilio, AstraZeneca a chi non ha patologie. Anche un trentenne, che ha superato una bruttissima malattia, si è sottoposto a profilassi e poi è andato a dare l’esame di laurea.

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La processione per l’immunizzazione è cominciata alle 9.

I primi medici, che hanno inaugurato la stagione delle vaccinazioni, sono stati: Stefano Ceteroni, Giorgio Giampieri, Angelo Martellini e Samuela Strovegli, con la dottoressa Loretta Carpiceci coordinatrice dell’equipe, che conta su un’equipe complessiva di 24 specialisti tra medici di base, in pensione e odontoiatri volontari, infermieri, volontari di Protezione Civile, Croce Verde, associazione Vicino a Te, coop Nuova Ricerca Agenzia Res e Farmacie comunali. Si procede con le fragilità e gli over 70 ma non a pieno regime.

I vaccini ancora sono pochi e anziché le programmate sei ore al giorno, si comincia con tre ore al giorno cinque giorni a settimana, tre mattine, due pomeriggi. «Oggi (ieri, ndr) è la prova del nove – dice Carpiceci – pensavamo di fare pochi vaccini per rodare ma ci siamo trovati a farne tantissimi». Il gioco di squadra funziona «perchè siamo tutti amici e non ci sono contrasti - ancora Carpiceci - speriamo di farcela a vaccinare tutti in pochi mesi». Fa il punto il direttore della sanità fermana Licio Livini. Parla di Porto Sant’Elpidio come di un esempio virtuoso «per la collaborazione che si è creata a tutti i livelli. Vacciniamo con quello che abbiamo a disposizione - continua il direttore - ogni vaccino ha avuto le sue vicissitudini ma abbiamo le garanzie che sono tutti all’altezza. Questo Comune ha fatto traino per altri, anche lì dove i medici facevano una certa resistenza. Ora ne è rimasto solo uno, per il resto tutte le equipe hanno aderito». Sono otto equipe in totale. I medici convocano i loro assistiti e l’obiettivo «è partire con 5mila vaccini a settimana per raddoppiare a pieno regime e immunizzare più velocemente possibile» rimarca Livini.

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