Porto Sant'Elpidio, in strada i resti
di sesso e bagordi: daspo per le prostitute

Porto Sant'Elpidio, in strada i resti di sesso e bagordi: daspo per le prostitute
di Sonia Amaolo
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Mercoledì 24 Luglio 2019, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 10:01

PORTO SANT’ELPIDIO - Prostitute in centro tra la Statale e le sue traverse. «Faremo rapporto» dice uno dei due vigili che ieri mattina sono intervenuti in via Volta a seguito di una segnalazione. Parte l’intemerata della municipale contro le lucciole romene che hanno il dominio della zona centro. Commercianti sul piede di guerra. Gli agenti della polizia locale hanno preso atto del problema, relazioneranno al comandante e al sindaco. Si prepara il daspo urbano per le lucciole dell’est Europa, l’allontanamento dalla città.

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Della notte di bagordi se ne ritrova puntuale traccia tutte le mattine alla galleria del palazzo disabitato affacciato su via Umberto I, la cui facciata laterale è in via Volta e il retro in via San Francesco. La galleria era stata trasformata in bagno pubblico ed è stata ripulita ma ieri presentava il conto della notte precedente. I vigili urbani si sono informati, hanno chiesto ai commercianti, hanno preso atto della situazione. Nelle foto hanno letto le testimonianze del degrado. Non c’è un esercente che non debba fare i conti con le prostitute da strada che sporcano vetrine, muri e marciapiedi da quelle parti. Il disagio è per tutti, scuotono la testa nel trattare l’argomento, hanno perso la pazienza. Costretti la mattina a fare i conti con quel che rimane del baccanale. 
 
In strada tra scarpe rotte, bottiglie e lattine, si trovano stracci e fazzoletti usati, mozziconi di sigaretta e perfino dell’olio da cucina. Tutto su marciapiedi, strada e negozi. Ai cattivi odori si aggiunge un problema di tipo squisitamente economico. Ci vogliono ore a ripulire, un tempo che i commercianti sottraggono al loro lavoro. Tentano di riparare al danno d’immagine raccogliendo rifiuti prodotti da altri. «È tutta colpa della politica adottata dal Comune – dice un esercente – ovunque, da Roma a Milano, le prostitute sono confinate in periferia, solo a Porto Sant’Elpidio le abbiamo tolte dalle periferie per portarle dentro la città». Si fa notare che il degrado non dovrebbe esserci né in centro né in periferia «ma questo problema non si risolve, si può solo ridurre, basterebbe portarle in viale Europa» ribatte il commerciante. Lì non ci sono negozi, ci sono due camping, uno chalet, tanta campagna e casolari abbandonati pronti a diventare rifugio di senza tetto, clandestini, spacciatori e prostitute ma nelle ultime settimane c’è stato un repulisti, ripetuti blitz di carabinieri, polizia e fiamme gialle. Ora il problema è in via Volta, dov’è intervenuta la municipale ieri, non per la prima volta: «faremo rapporto» dice il vigile a chi mostra le foto dell’incuria. Le prostitute romene mangiano, bevono, fanno affari in strada e lasciano agli altri il compito di ripulire. I cestini della spazzatura sono piccoli per contenere tutto, tra l’immondizia si trovano anche fiori e avanzi di tiramisù. Saranno doni di clienti innamorati o oggetti da barattare per un sorriso o un bacio. 
Poche telecamere
Non ci sono telecamere installate e la presenza delle divise è sempre insufficiente in certi casi.

Pochi occhi indiscreti a disturbare alle due, tre di notte in via Volta, tra appartamenti vuoti perché le famiglie sono in vacanza e i locali sfitti. In strada accade un po’ di tutto «ma una cosa proprio non la capisco, passino i fiori e i dolci ma con l’olio che ci fanno, se lo bevono?» chiede frastornato un negoziante mentre è al lavoro con secchio, paletta e spray disinfettante per ripulire davanti alla propria attività.

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