Il mare continua a mangiarsi la spiaggia e alcuni stabilimenti resteranno chiusi quest'estate

Porto Sant'Elpidio, il mare continua a mangiarsi la spiaggia e alcuni stabilimenti resteranno chiusi quest'estate
Porto Sant'Elpidio, il mare continua a mangiarsi la spiaggia e alcuni stabilimenti resteranno chiusi quest'estate
di Sonia Amaolo
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Martedì 8 Giugno 2021, 09:13

PORTO SANT’ELPIDIO - Si allarga la fetta di arenile interdetta per carenza di spiaggia. Il sindaco Nazareno Franchellucci vieta l’accesso al mare anche da Luna Rossa. Il tratto off-limits va dallo chalet Storione allo chalet Luna Rossa, compreso lo stabilimento Trentasette e lo scolmatore. In attesa delle scogliere emerse (il cui progetto sta valutando proprio in questi giorni la Regione) la costa scompare. Anche per questa ragione alcuni stabilimenti in via Faleria resteranno chiusi quest’estate.

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Restano aperti i tre senza accesso alla spiaggia, perché sono tre ristoranti molto gettonati che si salvano grazie alla buona cucina.

Salè, che è tornato in mano al concessionario, dopo una difficile gestione, quest’anno resta chiuso. E’ questa la cartina di tornasole del disastroso bilancio in merito alla gestione della costa. Un disastro da arginare, nell’anno in corso, con l’avvio dei lavori per il primo tratto di scogliere emerse dall’Orfeo Serafini verso sud. Per il momento l’amministrazione pensa a mettere in sicurezza il possibile, non consentendo ai bagnanti di frequentare la fascia in assenza di arenile. Tutto perché basterebbe una mareggiata a mettere in pericolo chi si avventura da quelle parti. Il divieto deve garantire la sicurezza pubblica. L’ordinanza d’interdizione va dal 12 giugno al 30 settembre, prende tutta l’estate. Vietato il tratto dalla concessione 9/a A1 (Lo Storione) al confine nord della concessione 10/A1 (Trentasette), compreso il tratto 11 C1 (lo scolmatore) e tutto il fronte mare della concessione 13/B1 (Luna Rossa). Naturalmente sono vietati lettini, ombrelloni, sdraie, attrezzature per servizi balneari. Si può comprendere che non sarà un’estate facile per gli operatori balneari, concessionari e gestori di questi stabilimenti. Imprenditori che possono puntare sul servizio di ristorazione, sapendo bene, purtroppo, che sono sempre più frequentati i ristoranti-chalet perché, di solito, le persone vanno a mangiare nello stesso stabilimento in cui vanno al mare. Le famiglie dell’entroterra che, nel fine settimana, passano tutto il giorno in spiaggia prenotano il tavolo a pranzo nel posto dove prendono il sole. Per le zone interdette ciò significa meno lavoro per tutti: zero bagnini e personale da sala ridotto. 

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