PORTO SANT’ELPIDIO - Tredici grammi di droga sequestrata in centro a Porto Sant’Elpidio tra piazza Garibaldi e le case di due spacciatori, un albanese venticinquenne e un italiano ventiquattrenne residenti nella zona.
Nell’abitazione dell’italiano sono state recuperate anche delle cartucce per fucili d’assalto e due armi corte da guerra che erano detenute dal patrigno del giovane. Tutti e tre gli uomini sono stati denunciati, i due pusher per spaccio e l’anziano per le munizioni da guerra che sono illegali.
L’operazione dei carabinieri di giovedì sera evidenzia due aspetti in particolare: il primo è che gli spacciatori ormai hanno preso il dominio della piazza e vie limitrofe fino a Villa Murri, zone sempre più monitorate. Il secondo è che questi galoppini o corrieri che dir si voglia sanno di avere il fiato sul collo delle forze dell’ordine e quindi escono sempre con poca roba addosso, così, se vengono fermati, possono apparire come consumatori e non scatta la denuncia ma solo la segnalazione alla Prefettura.
La strategia
Il punto però è che il trucchetto non funziona più con i carabinieri, che sono diventati una presenza fissa in centro. E giovedì alla pattuglia della locale stazione si è affiancata la squadra d’intervento operativo del 14° Battaglione Calabria, il reparto mobile, insieme al Nucleo cinofilo del comando provinciale della Guardia di finanza. I militari avevano fiutato la situazione da giorni, avevano annotato certi movimenti e sono riusciti a piazzare un paio di colpetti alla criminalità in quella che è diventata una piazza dello spaccio.
La dinamica
Durante i controlli hanno fermato e perquisito due ragazzi, avevano in tasca una confezione di marijuana ciascuno e l’italiano aveva anche due involucri di hashish per poco meno di un grammo.