Oltre 400 firme per il Commissariato a Porto Sant'Elpidio: «Ormai si sono mobilitati tutti i quartieri»

Raccolte oltre 400 firme per il Commissariato: «Ormai si sono mobilitati tutti i quartieri»
Raccolte oltre 400 firme per il Commissariato: «Ormai si sono mobilitati tutti i quartieri»
di Sonia Amaolo
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Domenica 19 Marzo 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 17:53

PORTO SANT’ELPIDIO - Commissariato di polizia subito, la petizione perorata dall’avvocato Gianvittorio Galeota è arrivata a 430 firme. Non più solo Marina Picena ma tutta Porto Sant’Elpidio (residenti e commercianti) spinge per un cambio di passo in ordine alla sicurezza. Non per contestare, ma per supportare l’operato delle forze dell’ordine.

L’obiettivo è una città più sicura, che significa più vivibile e appetibile per chi ci vive, per i turisti e per chi potrebbe venire ad abitarci.

Galeota lancia il piano anticriminalità e antidegrado. Dice che da un piccolo gruppo di persone, che si era costituito in comitato promotore per chiedere il Commissariato, si è sviluppato un movimento sempre più allargato.

«La petizione – dice Galeota – si è trasformata in breve in un movimento che ha coinvolto tutta la città da nord a sud. Le riunioni di cittadini e commercianti sono movimenti spontanei ma sono state fraintese e monitorate perché sono state percepite come atti d’insofferenza. Ma tali iniziative hanno solo bisogno di coordinamento, di un indirizzo strutturale per evitare ripercussioni negative».


Le differenze


Per Galeota «bisogna fare un distinguo tra la sicurezza pubblica e urbana. La prima prevede più presenza dello Stato per la tutela dei cittadini e della proprietà, e questo chiediamo con la petizione popolare. Poi c’è la sicurezza urbana finalizzata a garantire la qualità della vita. Questo secondo aspetto fa parte di un discorso ampio, che comprende la riqualificazione, l’inclusione sociale, la prevenzione integrata. E non può prescindere dalla vigilanza delle forze dell’ordine. Gli interventi indirizzati al principio di sicurezza integrata, con riferimento alla sicurezza urbana, vanno perseguiti con decisioni da attuare all’unisono con gli enti preposti e in collaborazione con i cittadini portatori diretti di legittimi interessi da tutelare».

L’avvocato fa riferimento al Patto per la sicurezza che il sindaco sottoscrive con il prefetto, su proposta del Ministero dell’Interno. Non a caso Galeota ha rivolto a queste tre figure l’istanza di insediamento del Commissariato «per integrare e rafforzare la macchina della sicurezza». Il riferimento è alla legge 48/17 che rafforza i poteri del sindaco, tra le cui competenze c’è la disposizione di ordinanze contro criminalità, accattonaggio, prostituzione, spaccio, abusivismo. «Il sindaco - dice - ha bisogno di figure esperte, di profili capaci di affrontare con professionalità le tematiche della sicurezza urbana, a mezzo di progetti efficaci, anche avvalendosi della collaborazione delle Università. La prossima tornata elettorale non potrà prescindere da tali argomenti. Non per ultimo, il nostro mercato immobiliare è penalizzato rispetto alle città limitrofe, evidentemente più appetibili».

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