Porto Sant'Elpidio, donazione
di sangue. Franchellucci testimonial

Porto Sant'Elpidio, donazione di sangue. Franchellucci testimonial
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Sabato 27 Gennaio 2018, 20:38
PORTO SAN GIORGIO - L’Avis Comunale ritrova un suo donatore. Nulla di strano rispetto all’impegno quotidiano di tante e silenziose persone che scelgono di donare un bene, come il sangue, più prezioso dell’oro e dei diamanti, un dono che vuol dire vita.

«Nazareno Franchellucci è un ragazzo, un po’ più conosciuto di altri in quanto sindaco di Porto Sant’Elpidio, che si è avvicinato all’Avis comunale quando era poco più che maggiorenne. Oggi, dopo un periodo di fermo forzato, per motivi di salute, - recita una nota dell’Avis - ritorna a farne parte con lo stesso entusiasmo e spirito solidale. Con questo messaggio non vogliamo celebrare la sua bravura o quella di tanti altri donatori meno noti, ma vogliamo cogliere l’occasione per invitarvi a unirvi ad associazioni come l’Avis e l’Admo, che quotidianamente, grazie all’impegno di tanti volontari svolgono un ruolo essenziale per salvare la vita di moltissime persone».
«La scelta di parlarvi di un testimonial d’eccezione ha una finalità anche di natura pratica: paradossalmente le schiere dei donatori del nostro territorio sono costituite per lo più da persone di età adulta, con una maggiore incidenza in percentuale rispetto a quelle dei giovani di età fino ai 35 anni. Tale aspetto rappresenta un paradosso dal momento che, per ovvi motivi, il donatore giovane è tendenzialmente meno soggetto a sviluppare patologie che ostano alla donazione e pertanto garantiscono una maggiore stabilità nel tempo dei prelievi».
«Sappiamo come l’aspettativa di vita si stia allungando grazie al miglioramento delle terapie a nostra disposizione, con un aumento delle patologie croniche e un progressivo invecchiamento della popolazione, quindi il bisogno di sangue è in continuo aumento risultando essenziale in moltissime terapie, fra tutte, quelle oncologiche e non solo nelle emergenze. Abbiamo scelto di lasciare spazio alle parole del sindaco, affinché vogliate accogliere il nostro invito».

«Dopo uno stop forzato per motivi di salute ho avuto la possibilità di riprendere l’attività di donatore di sangue perché è un gesto essenziale per dare un aiuto concreto a persone che per le più svariate ragioni ne hanno bisogno. Insieme alla donazione di sangue mi sono sottoposto ai controlli per diventare donatore di midollo osseo. Per le persone che necessitano di un trapianto di midollo è raro trovare un donatore compatibile, pertanto è essenziale che il maggior numero di soggetti si avvicinino all’Admo per sottoporsi alle analisi di idoneità e sperare un giorno di divenire donatore compatibile e sottoporsi ad un intervento che, come forse molti non sanno, consiste in un semplice prelievo di sangue, pertanto in un intervento non invasivo e che non necessita di alcuna degenza».
Veicolati da queste parole l’Avis e l’Admo rivolgono a tutti, soprattutto ai giovani, un invito e una preghiera affinché ci sia sempre maggiore consapevolezza dell’importanza della donazione di sangue e midollo osseo, attività non pericolose e non dolorose, ma che svolgono una funzione indispensabile per contribuire alla salvaguardia della salute dei cittadini. Per essere donatori di sangue è necessario avere tra i 18 e i 65 anni, essere riconosciuti idonei alla donazione dopo aver superato una visita medica ed esami del sangue gratuiti ed avere un peso corporeo superiore ai 50 kg, poi secondo le proprie possibilità si possono fare un massimo di 4 donazioni annue di sangue per gli uomini e 2 per le donne.
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