Porto Sant'Elpidio, il ristoratore offre
il pranzo alle persone in difficoltà

Porto Sant'Elpidio, il ristoratore offre il pranzo alle persone in difficoltà
di Pierpaolo Pierleoni
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Venerdì 31 Maggio 2019, 10:29
PORTO SANT’ELPIDIO - Tutto è nato da una famiglia bisognosa che una sera, timidamente, si è fatta avanti per chiedere una pizza in omaggio. «Ho sentito il bisogno di fare qualcosa per le persone meno fortunate». Così il titolare della Terrazzina sul mare, ristorante sul lungomare Faleria di Porto Sant’Elpidio, ha deciso di offrire ogni giorno, dalle 11 alle 12, un pasto caldo a chi non può permetterselo. Lo ha annunciato tramite la pagina Facebook del locale, precisando che «non c’è vergogna e non c’è orgoglio. Non voglio farmi pubblicità, è qualcosa che viene da dentro. Se qualcuno penserà male, problemi loro. Mi riservo solo la priorità del dono. Tutti insieme con un piccolo gesto possiamo fare molto».
  
Il ristoratore ha aperto da circa 3 mesi. Frequenta Porto Sant’Elpidio da tempo, anche se risiede a Potenza Picena, è di origine macedone e vive in Italia da 22 anni. Tutti lo conoscono come Giovanni. «Una sera una ragazza, con molto imbarazzo, mi ha chiesto se potevo offrire una pizza da asporto, per lei e la sua famiglia, che venivano dalla Puglia e vivono in macchina da ben 2 anni. Quella storia mi ha commosso, ho fatto preparare subito 4 pizze. Ci siamo rivisti nei giorni successivi, li ho anche invitati ad entrare e accomodarsi, ma i genitori si vergognavano e preferivano mangiare in auto». Così Giovanni ha pensato di fare qualcosa per le persone in stato di indigenza. «Ho proposto l’iniziativa allo staff della cucina, tutti hanno aderito senza esitazioni, disposti anche a lavorare un’ora in più per una buona causa. D’altra parte, non è certo un piatto in più che fa la differenza per un ristorante. Non è un pasto a risolvere i problemi di chi non ha lavoro né casa, ma anche un piccolo gesto è importante. Sono cresciuto in Macedonia, ho visto tante persone in difficoltà, ma c’era più disponibilità ad aiutarsi. Oggi noto troppa indifferenza, magari ci lamentiamo se ci manca l’ultimo modello di I-Phone, ma non vediamo se a qualcuno manca il pane».
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