Coprifuoco nel mirino, gli operatori turistici si mobilitano. Via al raduno sul lungomare: «Assurdo chiudere alle 22»

Coprifuoco nel mirino, gli operatori turistici si mobilitano. Via al raduno sul lungomare: «Assurdo chiudere alle 22»
Coprifuoco nel mirino, gli operatori turistici si mobilitano. Via al raduno sul lungomare: «Assurdo chiudere alle 22»
di Sonia Amaolo
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Sabato 24 Aprile 2021, 05:30

PORTO SANT'ELPIDIO - Passeggiata pacifica contro il coprifuoco lunedì alle 22. «Dobbiamo essere uniti per la nostra libertà e far valere i nostri diritti» si legge nel manifesto. Per chiunque volesse partecipare il ritrovo è alle 21.30 alla piattaforma del lungomare Faleriense davanti al bar Rendez Vous. I commercianti che hanno organizzato la manifestazione rilanciano l’articolo 13 della Costituzione: “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa alcuna forma di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale”. eccetera, eccetera.

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Con l’articolo che sancisce i rapporti civili della Repubblica italiana, i diritti e i doveri dei cittadini, sono stati stampati volantini e con il passa parola si prevede un movimento di popolo dopodomani sera. È stato creato un gruppo su Facebook “No al coprifuoco sì alla libertà” e Michela Marcotulli, tra i promotori con Andrea Tria e Cristina Marcotulli, scrive: «Spero che il gruppo cresca perché la situazione è veramente estenuante, tutti insieme, anche protestando, possiamo far valere i nostri diritti».

La ragazza al telefono dice che non se l’aspettava tutto questo riscontro, ne è felice.

«Bisognerebbe manifestare in massa in più posti contemporaneamente» avverte un commerciante, qualcuno invita a non pagare più le tasse. Il comparto del turismo è inferocito per l’ultimo decreto in vigore dal 26, camping, alberghi, piccole strutture ricettive come i B&B, ristoranti, balneari sono senza ossigeno. Il presidente di Villaggi Marche in Confcommercio, Daniele Gatti, titolare dell’Holiday Family Village dice che «è assurdo solo pensare a una limitazione come quella di cui si sta parlando in queste ore.

«Le strutture turistiche all’aria aperta concentrano molte attività dopo cena, basti pensare alla baby dance o agli spettacoli per i più piccoli della nostra animazione, cosa dovremmo fare? Suonare una sirena e mandare i nostri ospiti a letto alle 23? Lasciate vivere il turismo e cominciamo a pensare alla ripresa economica del nostro paese!». C’è chi parla di «scollamento della politica dall’imprenditoria», chi dice che il coprifuoco in estate «è assurdo perché si vive all’aperto, siamo messi peggio dell’anno scorso».

Devis Alesi, presidente dei B&B del Fermano avverte: «Chi ci governa non conosce minimamente le dinamiche di un villaggio turistico né il lavoro che c’è dietro per preparare una stagione, specie in questo momento storico». Con amara ironia c’è chi prova a stemperare: «Neanche Cenerentola aveva il coprifuoco alle 23».

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