Porto Sant'Elpidio, rappresentante
di gioielli rapinato: trovati i banditi

Porto Sant'Elpidio, rappresentante di gioielli rapinato: trovati i banditi
di Nicola Baldi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Luglio 2019, 10:16
PORTO SANT'ELPIDIO -  La polizia incastra i rapinatori di un rappresentante di gioielli. Il colpo risale allo scorso febbraio ed era stato messo a segno a Porto Sant’Elpidio. I banditi avevano studiato il piano nei minimi dettagli, pedinando la vittima del colpo, documenti falsi alla mano per usare auto e moto e per non essere identificati. Ma le forze dell’ordine hanno dato loro un nome e un volto. Uno di loro è finito agli arresti domiciliari, continua la caccia agli altri: si tratta di quattro napoletani, incastarti dalle immagini delle telecmere e da un lunga indagine.
Il colpo era stato messo a segno il 26 febbraio. Un rappresentante di preziosi, in via Trentino, aveva appena mostrato il suo campionario a una gioielleria del luogo e stava rientrando in auto quando era comparsa all’improvviso una moto con due persone in sella, una a volto scoperto, che gli avevano strappato di mano il borsello con oltre 10mila euro, vincendo la resistenza del rappresentante che, finito a terra, aveva anche subito lesioni per otto giorni di prognosi.
 
Le indagini sono state svolte sia con i metodi tradizionali, acquisendo testimonianze e immagini delle telecamere di sorveglianza nei luoghi teatro dell’evento per poi ricostruire interamente e in modo dettagliato l’itinerario dei malviventi, sia con sofisticati sistemi tecnologici. I due rapinatori erano stati aiutati da altri due complici, che avevano preso a noleggio due auto di scorta e di staffetta alla moto, fornendo documenti falsi. La moto stessa aveva la targa contraffatta, per evitare i controlli. L’indagine della questura di Fermo, supportata dalla collaborazione con quella di Napoli, è stata chiamata “Operazione Car Rent”, e ha permesso di ricostruire l’evento e capire come i malviventi avessero premeditato l’azione, pedinando costantemente il rappresentante orafo da un paese della provincia di Macerata, aspettando il momento propizio per appropriarsi dei gioielli.
Con le immagini delle telecamere sono stati ricostruiti i movimenti dei banditi mentre si fermavano in locali pubblici o parcheggi prima e dopo il colpo. Alla fine il cerchio si è stretto su quattro uomini, italiani, tutti residenti a Napoli e nell’hinterland del capoluogo campano, tre dei quali con molti precedenti per reati simili. La procura di Fermo ha chiesto al gip l’emissione di tre misure cautelari in carcere e una agli arresti domiciliari nei confronti di un 55enne, un 48enne, un 40enne e un 26enne. Dall’inizio di questo mese gli agenti di Fermo e Napoli sono attivi per ricercare sul territorio i quattro malviventi. Al momento ne è stato arrestato uno, posto agli arresti domiciliari; gli altri tre sono ormai braccati e presto dovrebbero essere assicurati alla giustizia. I loro dati e i loro volti sono stati diffusi a tutte le forze di polizia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA