PORTO SANT'ELPIDIO - Aggredita una ragazza ieri pomeriggio intorno alle 15.30. La giovane è stata percossa, colpita con calci e pugni in faccia da uno straniero che poi è fuggito. È successo in via Cilea sulla strada che costeggia la ferrovia, in prossimità del gommista, all’incrocio con via Mascagni. Poco prima dell’aggressione la donna è stata sentita urlare all’aggressore di andarsene, di smettere di seguirla. Sul motivo della violenza indagano gli agenti di poliziao. Alle urla della donna sono accorse più persone e un ragazzo si è lanciato all’inseguimento dell’aggressore ma senza successo.
Chiamato il 118 si è messa in moto la macchina del pronto intervento. La donna è stata soccorsa dal personale sanitario della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio mentre arrivavano le pattuglie della polizia. Da quanto risulta dalle testimonianze raccolte sul posto non si sarebbe trattato di rapina. L’uomo non avrebbe avuto la mira di derubare la vittima. L’aggressione potrebbe rientrare in un contesto relazionale anche se non è chiaro se i due si conoscessero o no. Le indagini propendono per la linea dello stalking.. In questo quadro si configura il reato dello stalker, del comportamento persecutorio. Si tratterà ora di capire se tale comportamento è stato reiterato, se si era manifestato in precedenza con minacce, molestie, atti lesivi.
Nell’80% dei casi lo stalker è un ex partner della vittima, nel restante 20% è un vicino di casa, un collega di lavoro, un amico o semplicemente un conoscente.