Prostitute picchiate, ricattate e derubate: caccia ad una banda di romeni

Porto Sant'Elpidio, prostitute picchiate, ricattate e derubate: caccia ad una banda di romeni
Porto Sant'Elpidio, prostitute picchiate, ricattate e derubate: caccia ad una banda di romeni
di Nicola Baldi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Agosto 2020, 08:41

PORTO SANT'ELPIDIO - Abusate e ricattate, sfruttate e derubate. Capita a belle ragazze del Sud e Centro America arrivate nel Fermano e costrette a prostituirsi. Tra Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio vivono nelle case a luci rosse, dormono, mangiano e ricevono clienti. A spulciare i giornalini di incontri e parlandoci al telefono si scopre che tante sono cadute nella rete ma hanno paura di segnalare le angherie subite, sono irregolari e non si fidano. Preferiscono essere maltrattate che rischiare di tornare nel loro Paese.

All’ennesima occasione, però, una ragazza di Santo Domingo getta la spugna, si confida con una vicina di casa e parte la segnalazione ai carabinieri. Si avviano i controlli, posti di blocco, fermi, perquisizioni a persone che entrano ed escono dagli appartamenti. Verifiche che andranno avanti nei giorni a seguire. La dominicana ha scoperto il coperchio e mostrato quanto bolle in pentola da settimane. Si evince che una banda di romeni ha imbastito un sistema criminale.
 
Sono uomini che, a turno, frequentano le ragazze, telefonano con cellulari sempre diversi, prendono appuntamento e fanno sesso. Consumato il rapporto e poi, anziché pagarle, le derubano. Dal racconto della giovane donna che vive a Porto Sant’Elpidio, ed è finita nella rete, emerge che alcune di loro sono rimaste senza un euro in tasca con questo sistema.
La minaccia
E’ una barbarie difficile da arginare, persino da riconoscere e raccontare. Per le vittime c’è la minaccia della droga usata come arma. I romeni portano la coca e, se la bella di turno non consegna il denaro all’aguzzino, viene intimidita con la chiamata ai carabinieri e lì salta fuori che in casa c’era lo stupefacente. A quel punto diventa la parola di lei contro quella di lui, a chi crederanno i militari o i poliziotti in una situazione del genere? E’ un gioco a perdere. I riscontri di certi fatti sono a Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio: «i romeni sanno il fatto loro, telefonano, consumano il rapporto e, al momento di pagare, s’inventano che gli sono spariti i soldi dal portafogli.
Il denaro
Quindi, se non restituiti, si rivolgeranno ai carabinieri - riferisce una persona che sta provando ad aiutare queste ragazze - molte ci sono cadute rimettendoci chi cinquecento, chi mille euro». Ma domenica una dominicana ci ha rimesso mille euro e così si è decisa a chiedere aiuto, sono arrivati i carabinieri, ma l’uomo che era con lei è riuscito a svignarsela. «I romeni conoscono il sistema, giocano col fatto che, se arrivano i carabinieri e ti trovano droga in casa, sono guai per queste ragazze». Da ambienti vicini alle forze dell’ordine trapela che la banda sarebbe in azione tra Marche e Abruzzo. Le indagini procedono sottotraccia, l’asticella è a livello massimo d’allerta. Difficile far uscire allo scoperto le vittime, figuriamoci i carnefici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA