Spese per il verde, mezzo milione in tre anni. Dal fai-da-te alla ditta incaricata, il Comune tira le somme

Spese per il verde, mezzo milione in tre anni. Dal fai-da-te alla ditta incaricata, il Comune tira le somme
di Sonia Amaolo
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 08:25

PORTO SANT’ELPIDIO - Mezzo milione impegnato per la manutenzione del verde in tre anni, un appalto che si chiude nell’anno in corso per 531mila e 800 euro tra il 2020 e il 2022. Il percorso però non si chiude a dicembre, dovrà continuare per gli anni a venire. L’affidamento a ditte esterne è stato avviato dopo il periodo più critico, quando si sono dovute tagliare le piante alla pineta.

Dopo quegli abbattimenti necessari si sono riviste le politiche per la cura e la manutenzione del polmone verde, fiore all’occhiello del comune rivierasco, facendo attenzione a tutte le altre aree estese sul territorio.


L’impegno
«All’inizio del mio mandato abbiamo vissuto gli anni orribili per tutti gli enti – dice il sindaco Nazareno Franchellucci –: la spesa corrente, i soldi da spendere per le pubbliche amministrazioni sono diminuiti drasticamente. In quel periodo ci siamo dovuti riorganizzare, abbiamo dovuto rivedere alcune pratiche per mettere in piedi nuovi sistemi, puntando soprattutto sui nostri validi operai comunali. Superata quella fase, con la gara d’appalto e questa ditta che ha lavorato e sta lavorando veramente molto bene, abbiamo potuto mettere a regime la manutenzione del verde». In pochi anni c’è stato il passaggio dal “fai da te” con i tagli dell’erba affidati ai quartieri e ai volontari, a misure strutturali con la gestione del servizio a ditte esterne. Anche perché, nel frattempo, i dipendenti comunali che si occupavano del verde sono andati in pensione. Negli ultimi otto anni l’amministrazione Franchellucci ha sperimentato cercando di trovare, tra le tante, la migliore soluzione possibile, dovendo fare attenzione al contenimento delle spese e puntando sulla massima qualità possibile. Si è passati in breve dal patto stretto nel 2014 con i quartieri e i volontari all’affidamento del servizio a ditte specializzate nel 2020. Il bando ha portato alla gestione affidata alla rete temporanea d’imprese tra la cooperativa Konoina di Montefortino e Cesare Papa di Filottrano. «Sono soddisfatto del lavoro che è stato fatto con le associazioni di quartiere, che continuano a fare quest’attività e la fanno molto bene - puntualizza Franchellucci -: comunque, dopo i periodi terremotati dal punto di vista della spesa pubblica per i Comuni, è arrivato il momento di riorganizzarsi. Penso che lo stiamo facendo bene e negli ultimi anni i risultati positivi mi sembrano evidenti». Continua l’opera di volontariato ma serviva quel passo in più che è stato fatto sul piano organizzativo. Porto Sant’Elpidio, centro fortemente urbanizzato e località di mare, si contraddistingue anche per la gran quantità di aree verdi pubbliche tra parchi giochi, pineta, ville comunali e tutta la parte ovest della campagna. Ci sono 92 zone ben evidenziate sulla cartografia. Di lavoro ce n’è tanto.
La strategia
È stato affidato negli anni scorsi il monitoraggio della pineta all’agronomo Ugo Pazzi e si è avviata così la trasformazione della pineta.

Meno pini e più alberi a foglie caduche e sempreverdi. L’agronomo aveva subito evidenziato la necessità di programmare una serie di lavori straordinari.

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