Mattanza e coltellate al bar: si indaga sullo spaccio "low cost" di psicofarmaci

Porto Sant'Elpidio, mattanza e coltellate al bar: si indaga sullo spaccio "low cost" di psicofarmaci
Porto Sant'Elpidio, mattanza e coltellate al bar: si indaga sullo spaccio "low cost" di psicofarmaci
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Domenica 29 Dicembre 2019, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 13:37

PORTO SANT'ELPIDIO - Indagano polizia, carabinieri, guardia di finanza sugli “spacciatori di psicofarmaci”. Obiettivo fare chiarezza per i fatti avvenuti al bar di Porto Sant’Elpidio la sera del 6 dicembre dopo gli arresti dei 4 presunti autori del raid punitivo. Due tunisini, un egiziano che si professa innocente e un italiano.

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Per riportare serenità su un territorio profondamente scosso dopo una serie di episodi che si sono sviluppati in un crescendo di violenza, l’aggressione agli agenti della volante durante i controlli il 27 novembre, fino a culminare con l’efferatezza, la brutalità d’azione nel locale devastato in via Faleria il 6 dicembre. All’origine di tutto ci sarebbe la contesa tra bande delle migliori piazze dello spaccio. Ove per spaccio s’intende la droga che va più in voga fra extracomunitari senza fissa dimora: pasticche di Rivotril, farmaco antiepilessia che gli spacciatori, perlopiù senzatetto di origini africane, nascondono nei calzini e vendono a buon mercato. Prese in dosi massicce o mixate con altre sostanze queste pasticche hanno effetti simili all’eroina, costano meno di coca ed ero e sono facilmente reperibili.

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