Crolla il valore delle abitazioni lungo la costa: «Persi 17mila euro per ogni casa»

Porto sant'Elpidio, crolla il valore delle abitazioni lungo la costa: «Persi 17mila euro per ogni casa»
Porto sant'Elpidio, crolla il valore delle abitazioni lungo la costa: «Persi 17mila euro per ogni casa»
di Sonia Amaolo
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 10:07

PORTO SANT’ELPIDIO -  Dal 2013 il valore degli immobili a Porto Sant’Elpidio si è inabissato. Secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare la perdita supera il 18%.

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Gli elpidiensi hanno perso migliaia di euro. Un crollo di quasi 17mila euro per un appartamento di 100 metri quadrati. E la stessa dinamica devastante, se non peggiore, è sugli affitti.

L’affondo

Il Laboratorio Civico va all’attacco dell’amministrazione: «Da quando il sindaco Nazareno Franchellucci ricopre l’incarico il risultato più tangibile, verificabile e misurabile del suo “buon operato”, rispetto alle tasche dei cittadini, è costituito dal valore delle nostre case».

In effetti, secondo l’Agenzia delle Entrate (servizio Omi) dall’inizio del 2013 al primo semestre 2020, le abitazioni di Porto Sant’Elpidio oggi valgono assai meno rispetto a sette anni fa. I civici, che in Consiglio sono rappresentati da Alessandro Felicioni e Monica Genovese, e hanno nell’opposizione extra-consiliare due figure molto attive sul fronte come Pierpaolo Lattanzi e Gian Vittorio Battilà, ritengono che la debacle sia dovuta a un insieme di fattori. Parlano di carente manutenzione di strade, verde pubblico, parchi e ville comunali. Aree che meriterebbero di più, a loro avviso, come la pineta demaniale, dove in questi giorni c’è l’impresa al lavoro su potature e abbattimento di piante pericolanti. Le ville come Murri, Bernetti, Baruchello, in particolare, andrebbero più curate. «Al degrado e all’incuria si aggiunge il disagio sociale crescente, oltre a fenomeni di criminalità e prostituzione» sottolineano i civici, che ci mettono in conto pure l’erosione costiera e bocciano senza se e senza ma la riqualificazione del centro città e le nuove costruzioni, che penalizzano l’esistente e aumentano il consumo di suolo.

Le iniziative

«Improvvisare per qualsiasi iniziativa di interesse generale, lasciare la gestione della conversione al turismo a una serie tragicomica di tentativi privi di senso del ridicolo – azzanna il Laboratorio - sperperare centinaia di migliaia di euro a scopo propagandistico in piazza Garibaldi, piazza XX Settembre, via Marinai d’Italia, corso Cesare Battisti e al Borgo Marinaro, senza intervenire sulle vere necessità, riversare sul mercato immobiliare decine e decine di nuove costruzioni in via Mameli e, a breve, sul lungomare Europa e alla Fim con quasi 25mila mq di residenziale, inevitabilmente impoverisce e deprime il valore dell’esistente. Questi signori hanno polverizzato milioni e milioni di patrimonio immobiliare dei cittadini per la loro incapacità, il loro dilettantismo» l’affondo. La crisi colpisce tutti ma a Civitanova e a Porto San Giorgio va meglio che a Porto Sant’Elpidio.

Le cifre

Per il Laboratorio Civico addirittura «a dare un’occhiata ai valori dei comuni limitrofi viene da piangere, le nostre case valgono meno in senso assoluto, i nostri amministratori hanno fatto di peggio rispetto ai colleghi vicini in termini di svalutazione e deprezzamento in questi ultimi 6/7 anni» lo schiaffo finale alla giunta. I numeri dicono che nel 2020 possedere un appartamento da 50 mq a Porto Sant’Elpidio equivale possedere un valore di 42mila euro in meno rispetto a Porto San Giorgio (-36,3% oggi rispetto al -29% del 2013) e di 25mila euro in meno rispetto a Civitanova (-25,6% oggi rispetto al -15,5% del 2013).

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