Totogiunta, ecco il borsino di chi sale e chi scende a Porto Sant'Elpidio. Crescono anche le donne in lizza

Totogiunta, ecco il borsino di chi sale e chi scende a Porto Sant'Elpidio
Totogiunta, ecco il borsino di chi sale e chi scende a Porto Sant'Elpidio
di Pierpaolo Pierleoni
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11:41
PORTO SANT’ELPIDIO - Insediato ed ufficialmente in carica alla guida di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella avrà, come ogni sindaco appena eletto, l’incombenza di scegliere la sua squadra. Una ventina di giorni di tempo, fino al Consiglio comunale d’insediamento, per delineare il quintetto che lo accompagnerà in giunta. Per i tre quinti l’esecutivo appare già definito: d’altra parte lui stesso, a caldo, ha detto che alcune delle figure che hanno ottenuto un notevole risultato elettorale saranno al centro del progetto. 


Le strategie


Andrea Balestrieri sembra lanciatissimo per la carica di vicesindaco. Fratelli d’Italia è partito di maggioranza relativa, con cinque consiglieri eletti, lui è stato in assoluto il più votato in città. Un posto in giunta ed il ruolo di vicario saranno un riconoscimento per una figura che negli ultimi 10 anni ha lavorato a testa bassa per il partito e per consolidare il centrodestra a Porto Sant’Elpidio. Altro punto fermo è Enzo Farina. Il sostegno convinto a Ciarpella sin dalla sua discesa in campo e l’eccellente risultato della lista Siamo Pse, terza forza politica in città dietro Fdi e Pd, valgono senza dubbio un posto in giunta. Ciarpella non applicherà il manuale Cencelli, anzi il terzo uomo in esecutivo sarà quasi certamente Marco Traini. La sua Civico Pse è rimasta fuori dal Consiglio comunale, ma il neo sindaco e la coalizione non dimenticano la scelta di campo dell’ex assessore, che ha lasciato il centrosinistra e sposato la loro causa.

Un altro pezzo da novanta della nuova maggioranza è Giorgio Marcotulli. Per lui, più che un posto in giunta, si profila la presidenza del Consiglio comunale. A meno che opti per il ruolo di capogruppo, per garantire una figura di esperienza sui banchi di maggioranza. È possibile che Ciarpella tenga per sé la delega all’urbanistica, contando sulle competenze tecniche di Marcotulli come “tutor”. Se l’ex candidato sindaco si limiterà al ruolo di consigliere, per la presidenza potrebbe toccare a Diego Tofoni, trascinatore di Pse sul serio, oppure a Fausto Mangiaterra, primo dei non eletti di Siamo Pse, ma destinato ad entrare al posto di Farina. Più complessa la partita per le due donne in esecutivo. La coordinatrice cittadina di Fdi Gioia Di Ridolfo è una delle figure più accreditate al momento. Oppure potrebbe toccare, sempre in quota Fratelli d’Italia, all’avvocatessa Elisa Torresi.


La richiesta


Ciarpella probabilmente chiederà alle sue liste una rosa di nomi, ma non è da scartare che opti per un assessore esterno. Circola con insistenza il nome di Milena Sebastiani, che tra l’altro si è vista spesso alle iniziative della coalizione vincente nelle ultime settimane. In realtà non sembra molto probabile l’ipotesi che si scelga una protagonista delle passate amministrazioni di centrosinistra. Sembra tramontare anche la soluzione di inserire in giunta una figura della coalizione di Gian Vittorio Battilà. Ciarpella e il candidato del Laboratorio civico si sono incontrati prima del ballottaggio, ma il neo sindaco ha messo sul tavolo solo un’intesa sui temi, senza alcuna apertura ad eventuali ruoli in amministrazione

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