Denunciati altri complici del trentenne romeno autore di diverse rapine già rimpatriato

Denunciati altri complici del trentenne romeno rimpatriato autore di diverse rapine
Denunciati altri complici del trentenne romeno rimpatriato autore di diverse rapine
2 Minuti di Lettura
Domenica 27 Febbraio 2022, 06:40

PORTO SANT'ELPIDIO  - La Squadra mobile della Questura di Fermo prosegue nella ricerca dei complici del trentenne rumeno, identificato quale responsabile di numerose rapine commesse a Lido San Tommaso e Porto Sant’Elpidio ed accompagnato la sera dell’8 febbraio in un centro di permanenza per il rimpatrio.

In pochi giorni, dall’inizio di febbraio, una escalation di rapine nei confronti di persone in transito, spesso approfittando del buio, per appropriarsi, con violenza e minacce, di soldi, gioielli e telefoni.

Talvolta, un complice chiedeva un riscatto di almeno 50 euro alla vittima perché gli venisse riconsegnato il cellulare: Per gli investigatori, tuttavia, questo capitolo è ritenuto chiuso solo quando anche l’ultimo complice viene individuato. Due di essi sono stati di recente identificati e segnalati. Adesso è toccato ad altri due complici: un cittadino nordafricano di circa trent’anni, irregolare, senza fissa dimora ma gravitante nel quartiere di Lido tre Archi, conosciuto alla Polizia per aver commesso reati contro il patrimonio, contro la persona e per lo spaccio di sostanze stupefacenti, e un quarantenne africano, gravitante nella stessa zona e noto per aver commesso reati anche contro il patrimonio.

Entrambi sono stati denunciati alla Procura. Il primo ha fatto da palo la sera del 6 febbraio quando il rumeno si è fatto consegnare da un ragazzo 20 euro e poi gli ha strappato di mano il cellulare, minacciandolo di morte con la lama delle forbici. I due hanno compiuto la rapina usando delle bici, presumibilmente rubate e poi abbandonate. L’altro è stato complice di una delle prime rapine della serie a Lido Tre Archi. Il rumeno ha prima chiesto del denaro ad una persona, poi l’ha aggredita per tentare di sottrargli il portafogli ed il cellulare. Solo per la reazione dell’uomo e per l’arrivo di alcune persone il colpo non è andato a segno. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA