Croce Verde, continua la crescita: «I nuovi volontari in prima linea». Consegnati gli attestati

Croce Verde, continua la crescita: «I nuovi volontari in prima linea». Consegnati gli attestati
Croce Verde, continua la crescita: «I nuovi volontari in prima linea». Consegnati gli attestati
di Sonia Amaolo
3 Minuti di Lettura
Martedì 2 Novembre 2021, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 12:19

PORTO SANT’ELPIDIO  - Sessanta volontari in festa alla Croce Verde, 35 andranno a rimpolpare la sede in via Del Palo. Consegnati gli attestati alla Casa del Volontariato a 25 persone che sono in servizio da cinque, dieci, venti, trent’anni e a 35 persone che hanno appena concluso il corso di formazione di primo soccorso ed entrano in servizio.


«L’anno scorso ci siamo dovuti fermare a causa della pandemia - spiega il presidente della Croce Verde Ezio Montevidoni – in genere i corsi li facciamo tra gennaio e febbraio, massimo arriviamo a marzo. Abbiamo dovuto stoppare e, appena abbiamo visto che l’emergenza virale si è attenuata, cioè a maggio, abbiamo ripreso quest’attività. Abbiamo riproposto i corsi, però, solo a chi aveva intenzione di restare all’interno della Croce Verde a prestare servizio». Una realtà in continua crescita, al 31 dicembre 2020 ha registrato 2.655 emergenze, 10.915 servizi svolti, 460.804 km percorsi. Sono 378 volontari, 9 dipendenti, 7 del servizio civile, 2.815 i soci, 27 mezzi tra ambulanze 118 e per servizi secondari, automedica, pulmini di trasporto disabili e taxi sanitari. A breve ci sarà un’altra ambulanza 118. L’attività di formazione è l’elemento base e tutti devono partecipare a incontri per aggiornamenti sulle varie discipline.


Per i nuovi ci sono corsi di base, per formare persone in grado d’intervenire nelle emergenze, e ci sono corsi avanzati per acquisire competenze nella rianimazione, praticare il messaggio cardiaco e saper usare il defibrillatore.

Le lezioni sono in presenza con un istruttore ogni tre volontari. I moderni dispositivi delle quattro ambulanze di emergenza velocizzano le manovre d’immobilizzazione dei pazienti ma bisogna essere preparati a utilizzare questi dispositivi. La manovra di primo soccorso per sollevare i traumatizzati al volante di mezzi incidentati deve essere eseguita in 20 secondi. L’urgenza che si richiede è necessaria perché in questi casi bisogna evacuare rapidamente la zona. I corsi, ripartiti a maggio per la rianimazione cardiopolmonare - tecniche con l’impiego del defibrillatore semiautomatico per l’arresto cardiaco - segnalano la volontà delle persone di formarsi per prestare soccorso ma si prevedono tempi duri sul fronte del volontariato in futuro.


«Diciamo che anche quest’anno abbiamo un buon numero di volontari che si apprestano a prestare servizio alla Croce Verde ma prevedo un futuro difficile. Non solo per la pandemia ma perché il volontariato è sempre meno appetibile per i giovani e questo non è un bene - spiega Montevidoni - noi ancora reggiamo, troviamo terreno fertile su determinate fasce d’età ma il grosso del problema sarà per l’avvenire, si tratterà di riuscire a coinvolgere ragazzi e ragazze nell’assistenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA