Ragazza semina lo scompiglio in un palazzo, paura fra i condomini. Spunta la pista della droga

Ragazza semina lo scompiglio in un palazzo, paura fra i condomini. Spunta la pista della droga
di Sonia Amaolo
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Martedì 27 Aprile 2021, 02:15

PORTO SANT'ELPIDIO - Irrompe in un condominio di via Colombo, è sabato, è l’ora in cui non ci si dovrebbe muovere da casa, c’è il coprifuoco. Sono le 22 quando una ragazza si presenta, con il monopattino, sotto un palazzo della Faleriense. Si fa notare perché sbraita, inveisce, non si capisce contro chi. Suona i campanelli finché qualcuno si decide ad aprirle.

A quel punto lei, anziché calmarsi, dà sfogo a tutta la sua rabbia. I residenti pensano sia invasata, dicono che ha devastato tutto, che ha lanciato per le scale i vasi di fiori andati in mille pezzi, che ha preso a calci e pugni le porte.

I condomini si sono chiusi in casa: «Sembrava pazza» ammette uno di loro. Parte la telefonata al 113 e arriva la volante della Questura. Con gli agenti c’è il personale medico di primo soccorso, automedica 118 e ambulanza. Solo intorno a mezzanotte la situazione torna normale, quando viene portata all’ospedale. Per le forze di polizia si tratta di capire il perché di quella furia e contro chi. Il caso di via Colombo ricorda altri episodi di queste ultime due settimane: i vandalismi, le scritte sui muri in centro.

Sono casi limite, situazioni borderline che riconducono allo spaccio. Emerge, dai primi riscontri, che la ragazza è conosciuta nel giro. Lì dove le scritte e le invettive erano contro un pusher capace di rifornire non solo i locali ma anche maceratesi e anconetani.

Venerdì, dopo sei giorni, si era chiusa l’indagine dei carabinieri che aveva portato a denunciare un ragazzo e una ragazza che nella notte tra il 16 e il 17 aprile avevano imbrattato muri e serrande con lo spray in via Battisti e in piazza della Repubblica; via Colombo potrebbe anche essere la coda di questi fatti. Le forze dell’ordine hanno massimizzato la presenza a Porto Sant’Elpidio. Le pattuglie in giro vanno nella direzione del controllo massimo richiesto dal sindaco Nazareno Franchellucci al prefetto e dall’assessore alla sicurezza Vitaliano Romitelli al questore. Verifiche che stanno portando a identificazioni, denunce, arresti, sequestri e allontanamenti. In questi contesti gli spacciatori sono sotto assedio, si sentono accerchiati e arretrano. Possono essere soggetti a rappresaglie, rivendicazioni e in quest’ottica vanno letti certi accadimenti.

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