Crescendo di violenza sulla compagna, calci e schiaffi ma lei continuava a tacere: alla fine lo denunciano i vicini

Crescendo di violenza sulla compagna, calci e schiaffi ma lei continuava a tacere: alla fine lo denunciano i vicini
Crescendo di violenza sulla compagna, calci e schiaffi ma lei continuava a tacere: alla fine lo denunciano i vicini
di Nicola Baldi
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Mercoledì 9 Giugno 2021, 09:25

PORTO SANT'ELPIDIO - Prima qualche accenno di nervosismo del giovane che lei aveva voluto giustificare con le difficoltà del lavoro; poi il sentirsi osservata quando si spostava per andare a trovare gli amici o a fare la spesa. E ancora, notare che il proprio cellulare appoggiato su un mobile in casa non è più nella stessa posizione; quindi qualche scenata di gelosia, inizialmente solo verbale. E poco dopo i primi atti vessatori e le prime liti terminate, in un crescendo di violenza, con schiaffi, calci e pugni.


Fino a quando la vittima di quel rapporto malato, una 25enne di Porto Sant’Elpidio, convivente con un coetaneo, si confida con un’amica e chiede un rifugio da lei. Alla fine, quello che la donna non ha il coraggio di fare, ovvero denunciare la lunga serie di maltrattamenti che in alcuni casi l’hanno anche costretta a ricorrere alle cure dei sanitari, lo fanno i vicini che allertano le forze dell’ordine. Dopo il primo blitz, basta un secondo intervento per dare alla Squadra Mobile della polizia gli elementi per attivare, sotto la direzione dell’autorità giudiziaria, le indagini per ricostruire ogni accadimento del passato ed evitare il ripetersi dei comportamenti violenti che la maggior parte delle volte subiscono un’escalation costante ed inarrestabile.

E allora la vittima, con il personale specializzato della stessa Squadra Mobile riesce finalmente a sentirsi libera di denunciare le vessazioni subite e queste sue dichiarazioni, dopo aver messo in sicurezza la donna per contrastare ogni ulteriore tentativo dell’uomo di raggiungerla, si concretizzano con le indagini, la raccolta di ulteriori elementi testimoniali che incastrano definitivamente il responsabile.


Al termine degli accertamenti di polizia giudiziaria, il personale della Squadra Mobile ha notificato all’autore delle violenze il provvedimento emanato in brevissimo tempo dall’autorità giudiziaria che dispone il divieto di avvicinamento e di ogni forma di comunicazione dell’uomo con la donna, che nel frattempo si è trasferita, al sicuro, in un’altra zona.

Sul rispetto del divieto stabilito dall’autorità giudiziaria a tutela della donna vigileranno le forze dell’ordine per segnalare immediatamente ogni minima violazione dalla quale potranno derivare anche misure più rigide contro il giovane violento.

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