Porto Sant'Elpidio, il futuro del Gigli
L'opposizione è per l'esproprio

L'opposizione durante la conferenza stampa
L'opposizione durante la conferenza stampa
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 21:31
PORTO SANT'ELPIDIO - L'opposizione compatta per l'esproprio non approva la scelta dell'amministrazione che cerca l'accordo con il privato. Non tornano i conti, l'amministrazione parla di conguaglio economico oltre al lotto di via Mameli da concedere in cambio del restauro del cinema ma non parla di cifre.

Compatti i consiglieri d'opposizione hanno incontrato la stampa: Giorgio Famiglini dell'Alternativa, Andrea Balestrieri di Fratelli d'Italia, Enzo Farina di Forza Italia, Marco Fioschini e Massimo Spina del Movimento 5 Stelle, Antonesio Diomedi autonomo.

Presenti anche alcuni cittadini: Mauro Tosoni, Milena Corradini, Sergio Belletti, il geometra Giorgio Marcotulli. Enzo Farina evidenzia ancora una volta la raccolta firme per dire no al progetto di piazza dell'amministratore: "Vogliamo - spiega l'azzurro - conoscere i tempi e le cifre dell'accordo pubblico-privato, perché noi, come cifra, abbiamo come riferimento solo 430mila euro del valore stimato dalla agenzia delle entrate per il cineteatro. E' giusto il sollecito del ministero alla soprintendenza affinché si attui un percorso regolare".

Giorgio Famiglini evidenzia: "Manca la cifra del conguaglio" e parla di 700mila euro "non ha senso l'accordo in questi termini" evidenzia. Il grillino Marco Fioschini afferma che la piazza va fatta, si, :"ma non a tutti i costi - ammette - soprattutto se quei costi vanno a gravare sulle casse comunali. L'operazione esproprio - aggiunge - è un'operazione debole se non di facciata. Il pubblico ha in mano un bene e, a fine trattativa, rischia di rimanere con un pugno di mosche in mano. Noi siamo per l'esproprio. La variante è in corso d'opera - aggiunge il grillino - non sappiamo le modifiche che ci saranno. Se ancora deve essere portata in consiglio la variante significa che chi blocca i lavori è l'amministrazione, non l'opposizione".

Antonesio Diomedi si chiede "come mai questa amministrazione abbia destinato un milione per l'esproprio del Gigli, oggi si ritrova un valore più basso 430 mila euro e, nonostante ciò cerca l'accordo con il privato. Questa è la domanda: perché l'amministrazione ha messo da parte una cifra sostanziosa, ha appurato che la perizia è molto più bassa della cifra preventivata e, nonostante tutto, cerca l'accordo con il privato".

Andrea Balestrieri parla di operazione "scandalosa" riferendosi all'accordo pubblico-privato "scandaloso - sottolinea - e il ruolo principale l'ha avuto il Partito democratico. Il privato ci guadagna più del doppio".
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