PORTO SANT’ELPIDIO - Cercavano indizi su un furto in appartamento, hanno trovato un’auto rubata. Non è raro che da un’indagine su un crimine, capiti casualmente di venire a capo di un altro reato. È quanto capitato per un furto in abitazione commesso nei giorni scorsi a Porto Sant’Elpidio, sul quale indagava la Squadra mobile della Questura. Gli agenti avevano scarsi indizi in mano, i ladri non hanno lasciato tracce significative e non ci sono testimoni del colpo.
Così la Squadra mobile si è concentrata sulle immagini di videosorveglianza, pubbliche e private, nei paraggi della casa depredata dai ladri.
Gli elementi a disposizione delle forze di polizia hanno consentito di individuare con certezza uno dei due viaggiatori, mentre non c’erano immagini abbastanza nitide per definire l’identità dell’altro. Il soggetto identificato è un trentenne nordafricano, senza fissa dimora, saltuariamente domiciliato a Lido San Tommaso, già noto per reati predatori. Ora è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo per ricettazione dell’auto rubata. Gli investigatori ipotizzano la complicità di un terzo soggetto, finito sotto la lente d’ingrandimento della polizia. Forte il sospetto che l’utilizzo di quell’auto rubata sia servito per commettere ulteriori reati.