Due bretelle sulla Statale, pressing sul sindaco per i lavori all'ex Ligmar: «Occasione da sfruttare»

Due bretelle sulla Statale, pressing sul sindaco per i lavori all'ex Ligmar: «Occasione da sfruttare»
Due bretelle sulla Statale, pressing sul sindaco per i lavori all'ex Ligmar: «Occasione da sfruttare»
di Sonia Amaolo
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Giovedì 4 Novembre 2021, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 12:30

PORTO SANT’ELPIDIO - La Regione investe sulla viabilità con tre bretelle risolvi-traffico. Due sono a Porto Sant’Elpidio. Un tratto è a sud e riguarda l’allaccio tra il casello autostradale e la strada per le Paludi di Fermo, nuovo collegamento con la Lungotenna. Un altro è a nord al confine con Civitanova tra la statale 77 e la litoranea 16.

La Regione ci mette quasi due milioni, 640mila euro per la strada al casello e 1,18 milioni per un’opera strategica per la costa fermano-maceratese. Considerando la contiguità con Civitanova e la superstrada per l’Umbria questa opera è decisiva per migliorare la viabilità e Porto Sant’Elpidio ne guadagna, ma deve farsi trovare pronto.

Per pronto s’intende l’avvio della riqualificazione dell’area Ligmar. Dovrebbero realizzarsi le infrastrutture tanto attese al quartiere Fonte di Mare. Tutta la zona di proprietà della società Esa Srl gruppo Maccaferri (ex-Ligmar) è in uno stato d’abbandono. A rimarcare una situazione di stallo non più sostenibile sono i consiglieri di Fdi che invitano l’amministrazione a riattivare un percorso e prevedere un piano di rilancio. Il bando da tre lotti per 2,4 milioni prevede la realizzazione di opere per 110 milioni. Porto Sant’Elpidio colga la palla al balzo, riqualifichi a nord tra la zona industriale, il centro commerciale, il cinema e, a est, il lungomare dove i privati scalpitano per costruire strutture ricettive.

«Lo sviluppo è legato allo sviluppo della viabilità - dice il capogruppo di Fdi Giorgio Marcotulli -: la Regione sta puntando sul Fermano, su Porto Sant’Elpidio.

Due bretelle su tre sono al servizio di questo territorio. Al Comune spetta di risolvere il nodo Ligmar. Il sindaco non deve lasciarsi sfuggire l’opportunità, deve dare seguito alle promesse fatte in campagna elettorale. Parlava di opere integrative complementari a nord, di un piano di riqualificazione, ma i lavori non sono mai partiti. Ci batteremo per fare in modo che non si perda altro tempo.

Nell’accordo erano previste due opere compensative: la rotatoria per collegare la Statale con il lungomare e il centro polivalente per il quartiere». Queste opere sono inserite nella convenzione tra Comune e proprietà, sono coperte da polizze fideiussorie. «Invitiamo l’amministrazione a valutare se esistono le condizioni per attivare quelle polizze - dice Marcotulli -: con quelle risorse si potrebbero subito realizzare le opere». Andrea Balestrieri, consigliere e portavoce provinciale di Fdi, aggiunge: «La Regione porta avanti gli impegni presi. Il presidente Francesco Acquaroli, l’assessore Francesco Baldelli e il consigliere Andrea Putzu dimostrano attenzione verso il territorio».
Sonia Amaolo

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