PORTO SANT’ELPIDIO - Un’inchiesta della Procura di Perugia su un presunto giro di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ha portato i militari dell’Arma a compiere dei blitz anche sulla costa fermana e nell’Ascolano. Al termine dell’operazione i carabinieri di Assisi hanno arrestato 22 cinesi ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento della permanenza e della collocazione di manodopera clandestina, riciclaggio dei proventi illeciti e presentazione di false documentazioni alle autorità di polizia.
Le operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia e condotte dai militari dell’Arma sull’intero territorio nazionale con il supporto del Nucleo ispettorato del lavoro, hanno portato pure al sequestro di 11 centri massaggi cinesi, 4 appartamenti, 2 autovetture e numerosi conti correnti bancari, individuati nelle province di Perugia, Lodi, Verona, Bologna, Firenze, Prato, Arezzo, Fermo, Ascoli Piceno, Teramo e Brindisi. Parallelamente sono entrati in azione ieri mattina anche i vigili del fuoco nel quartiere Fonte di Mare, in supporto ai carabinieri che dovevano entrare in un appartamento di cinesi per un sopralluogo. I pompieri sono passati dal terrazzo dell’abitazione. Controlli mirati nella zona di Fonte di Mare, tra il centro massaggi cinese e l’abitazione dei cinesi. In servizio c’erano diverse pattuglie, alcune erano operative nell’appartamento, altre presidiavano il centro massaggi sulla statale, praticamente vicino all’appartamento.
Nella stessa mattina i controlli carabinieri in azione anche in via Faleria, alla ricerca di due prostitute cinesi già segnalate. Ma le due donne pare non si vedano più in quella zona. Potrebbero aver cambiato residenza o essersi spostate. Entrambe sono nel mirino dei militari.
E sempre ieri sono intervenuti i tecnici comunali in un appartamento di via Saffi, zona di piazza Fratelli d’Angelo, in un locale comunale che è stato fatto chiudere. L’appartamento sarebbe stato ripetutamente occupato abusivamente, tanto che dall’amministrazione è partita la decisione di sigillarlo in attesa di ristrutturarlo per renderlo sicuro. Obiettivo: evitare nuove occupazioni abusive .
Proprio in quella zona i residenti avevano ripetutamente segnalato furti nelle case e nelle auto in sosta.
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