Porto Sant'Elpidio, la ricetta dei 5 Stelle
Freni all'urbanistica contro le lucciole

I rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Porto Sant'Elpidio
I rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Porto Sant'Elpidio
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Sabato 5 Settembre 2015, 19:22 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 10:25
PORTO SANT'ELPIDIO - ​Il Movimento 5 Stelle propone il contrasto alla prostituzione a partire dall'urbanistica.

Il sindaco spegne l'incendio con la pistola ad acqua, prostituzione e degrado si contrastano con una progettazione che riqualifichi l'esistente. Basta costruire case. Questo il concetto espresso dal gruppo pentastellato.



"Stanno costruendo un edificio dietro al camping Le Mimose da 57 appartamenti di 60 metri quadrati, altri 50 appartamenti costruiranno all'ex-Ligmar. Ci ritroveremo con una seconda Lido Tre Archi - chiosa il grillino Marco Bugiardini - per il fenomeno prostituivo è come buttare benzina sul fuoco". I cinquestelle portano i numeri. Dicono che Porto Sant'Elpidio è il secondo paese più cementificato in provincia, il quarto in regione (rapporto Ispra 2014). "E' stato lottizzato tutto, è rimasto libero solo il fondale marino, si continua a costruire in periferia e il centro è un cartello vendesi, affittasi" dicono i 5 Stelle.



Il consigliere Marco Fioschini evidenzia "ci sono 6.232 prime case e 2.250 seconde case, appartamenti destinati a rimanere sfitti o affittati alle lucciole. C'è stata una piccola crescita demografica negli ultimi anni, dovuta soprattutto agli stranieri. Si vive a Porto Sant'Elpidio, dove l'affitto costa meno, per lavorare altrove". Facile prevedere a chi saranno destinate le nuove seconde case. L'equazione è: più appartamenti uguale più lucciole.



"Cosa che comporta dissesto idrogeologico e degrado - afferma Fioschini -. Analizzando i dati su Tasi e Imu risultano molte seconde case e i tanti cartelli vendesi, affittasi fanno capire che non serve continuare a lottizzare". In previsione sono 30mila metri quadrati di residenziale in cantiere: 3.420 all'ex-Ligmar, 23.500 all'ex-Fim e 57 nuovi appartamenti di 60 metri quadrati ciascuno alla foce del Tenna, vicino al Ferro di Cavallo e a Lido Tre Archi, che "da fiore all'occhiello dell'edilizia qual'era stato presentato dalla regione è diventato ricettacolo di malavitosi dediti allo spaccio e alla prostituzione" spiega il gruppo pentastellato, pronto a sfatare il mito della prostituzione da combattere solo con la tolleranza zero. La soluzione è "un'attenta gestione del territorio, a partire dal recupero dell'esistente" dicono i grillini.



Servono a poco le multe a prostitute e clienti, le lettere spedite in Romania alle famiglie delle ragazze, i colloqui coi proprietari di seconde case affittate alle lucciole. "Il livello per combattere il fenomeno deve essere un altro" spiega il capogruppo Massimo Spina, secondo il quale il sindaco alimenta l'incendio con iniziative come quella di venerdì: la pubblicazione della lettera inviata in procura da un cittadino che si lamenta del viavai di clienti e prostitute nella sua via.
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