Porto Sant'Elpidio, l'ex Fim sotto esame
La Guardia di finanza controlla le carte

L'ex Fim, i procedimenti amministrativi sono al vaglio della Procura
L'ex Fim, i procedimenti amministrativi sono al vaglio della Procura
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Sabato 12 Settembre 2015, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 06:03
PORTO SANT'ELPIDIO - ​Guardia di finanza in Comune in settimana per acquisire documenti sull'area ex Fim.

Gli uomini delle Fiamme Gialle si sono presentati agli uffici tecnici del secondo piano in Municipio per raccogliere informazioni sulla lunga vicenda relativa all'ex fabbrica di concimi. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma si tratterebbe delle fasi conclusive di un'indagine avviata ormai da oltre un anno per fare piena luce sul complesso iter amministrativo che ruota intorno al vecchio stabilimento affacciato sul lungomare Faleria.



Gli agenti hanno prelevato sia documenti cartacei che digitali ed hanno avuto accesso ai pc degli uffici comunali per visionare alcune cartelle in archivio. L'operazione è durata complessivamente all'incirca un'ora e mezzo. La Procura della Repubblica di Fermo ha aperto un fascicolo nell'estate del 2014, in seguito ad un esposto in cui si invitava ad approfondire alcuni aspetti della complessa trattativa tra pubblico e privato per l'acquisizione della proprietà Fim, la bonifica e la sua riqualificazione urbanistica. Sul tema è stato sentito tempo fa anche l'ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, che in più occasioni è intervenuto pubblicamente denunciando anomalie ed elementi poco chiari, meritevoli di approfondimento.



Non è la prima volta che la Procura viene invitata ad occuparsi delle questioni che orbitano sulla vecchia fabbrica di concimi. Era il 2012, il sindaco era ancora Mario Andrenacci, quando a presentarsi negli uffici di corso Umberto I furono gli uomini del Corpo forestale, per un colloquio con gli amministratori comunali. In quell'occasione, al vaglio degli inquirenti c'erano le rocce calcaree di color rosso ruggine emerse sul litorale dopo i fenomeni di erosione costiera. Era una storia iniziata dal 2009, con tanto di sequestro e transennamento di un tratto di spiaggia libera, poi revocati. Le indagini in quel caso, a quanto risulta, si sono concluse senza l'apertura di alcun procedimento.



Se in quel caso si lavorava in particolare per verificare il rischio di inquinamento e le eventuali responsabilità, stavolta sembra che le attenzioni siano concentrate soprattutto sui passaggi amministrativi che si sono susseguiti negli ultimi anni. Per il futuro dell'area Fim si sta per aprire un capitolo decisivo, dato che è ormai imminente la firma dell'accordo di programma tra comune e provincia per la modifica delle previsioni urbanistiche sul sito, con un totale di 33.000 metri quadri di superfici edificabili. Dopo anni di cantiere fermo, dovrebbe inoltre essere approvata a breve la variante al progetto di bonifica per consentire la ripresa dei lavori nei primi mesi del 2016.
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