Il Garante della privacy dà l'altolà
Franchellucci però non si ferma

Il Garante della privacy dà l'altolà Franchellucci però non si ferma
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Giovedì 19 Marzo 2015, 23:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:19
PORTO SANT'ELPIDIO - ​Prostituzione, trattamento dei dati personali e Garante della privacy. Il sindaco convoca la stampa, con lui c'è il comandante della polizia municipale. Non si mostrano documenti, né la nota dell'Authority con richiesta di chiarimenti, né la relazione di risposta del comune. Una relazione "di parecchie pagine" secondo Nazareno Franchellucci, "di due pagine" secondo Luigi Gattafoni, che l'ha redatta. Relazione che non viene presentata alla stampa. Insomma, la conferenza stampa chiarificatrice va presa per buona per ... atto di fede.

Dopo un giorno di pausa rispetto all'articolo uscito sul nostro giornale, in cui si evidenziava che il Garante aveva scritto al Comune in merito all'iniziativa di convocare i proprietari che affittano casa alle prostitute, sindaco e comandante dei vigili si preoccupano di far sapere ai giornalisti che il Garante non ha stoppato le convocazioni, l'iter va avanti: "La tempistica la decide il sindaco, perché l'iniziativa è sua" spiega Gattafoni. Non c'è nota dell'autorità garante, né relazione di risposta alle richieste di Roma sulla scrivania. Franchellucci e Gattafoni parlano a braccio. Dicono che tutto procede per il verso giusto. Si possono convocare i proprietari delle case a luci rosse, si possono fare controlli incrociati, mettere a confronto nomi e cognomi, eccetera.

Ma le prime ammissioni: il Garante ha chiesto solo chiarimenti prima di Natale. Ma ecco i fatti: prima di marzo dell'anno scorso, cioè prima di avviare i contatti con i locatori, ci raccontano, "è partita una lettera del Comune diretta a Roma”. Non arrivando risposta dalla Capitale “tra maggio e giugno abbiamo avviato le convocazioni. In seguito, prima di Natale - ricorda Franchellucci - arrivò la nota del Garante che, nel frattempo, aveva attinto informazioni dalla stampa. L'authority voleva capire cosa stavamo facendo. A fine gennaio Gattafoni inviò a Roma la relazione informativa”.

La preoccupazione del sindaco: “Senza quest'attività il fenomeno dilagherebbe, a tanta gente piacerebbe avere amministratori coraggiosi, capaci di mettere in atto provvedimenti al limite della legalità per combattere la criminalità”. Gattafoni, chiamato a spiegare il contenuto della relazione inviata al Garante, rimane sul vago. "Il Garante chiedeva le motivazioni delle nostre azioni - taglia corto il comandante - è stata spiegata grossomodo l'attività messa in atto contro la prostituzione: ordinanze, pattuglie, videosorveglianza, convocazione dei proprietari. In merito a ciò è stato chiarito che il trattamento dei dati personali sarebbe stato per fini istituzionali, i dati non sarebbero stati diffusi. Ad oggi non è giunta altra comunicazione da Roma".
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