Dai lavandini alle lattine, nei campi c’è di tutto. I volontari: «Ripuliamo noi ma fermiamo questo malcostume»

I sacchi di rifiuti raccolti dai volontari
I sacchi di rifiuti raccolti dai volontari
di Serena Murri
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 08:10

PORTO SAN GIORGIO - Nel nostro piccolo in un mare di rifiuti. Questo verrebbe da dire dei volontari che hanno deciso di darsi questo nome, #nelnostropiccolo, e si concentrano sulle zone più collinari della città dove è più facile trovare zone un po’ isolate dove gli incivili vanno ad abbandonare rifiuti che con uno sforzo minimo potrebbero essere conferiti presso la discarica più vicina. 

Invece, quello che fa piangere il cuore di chi il territorio lo ama, è che fanno diventare discariche a cielo aperto angoli della città che sarebbero potuti essere incontaminati.


Le tappe
Dopo la prima uscita a Marina Palmense, si prosegue tutti i mercoledì e la seconda iniziativa ha avuto come teatro via della Misericordia, la zona nei pressi del cavalcavia crollato e verso l’albergo Bellavista. «Siamo un gruppo spontaneo - spiega Sonia Trocchianesi, commessa in un negozio di pasta all’uovo che ha lanciato l’iniziativa -: Porto San Giorgio è la nostra seconda tappa, siamo attivi dallo scorso giugno. Ci battiamo per un mondo più pulito e per arginare il fenomeno delle discariche abusive. Siamo una piccola goccia in un mare di rifiuti. Per ora hanno partecipato circa una decina di volontari alle nostre iniziative, nate spontaneamente. Ho sempre avuto l’abitudine di fare lunghe passeggiate e di portare con me un sacchetto che di volta in volta diventava sempre più grande, fino alla consapevolezza che non potevo farcela da sola e che serviva un’azione collettiva. Così ho chiesto il sostegno dell’amministrazione e di alcuni amici». In primis, ad aiutare Sonia ci sono due amiche, Orietta Mecozzi e Marisa Occhiodoro. Utensili dismessi, utensili per la casa, conserve e oggetti derivati dal disbrigo di case di anziani e chi più ne ha più ne metta. La lista è lunga: immondizia domestica quotidiana, oggetti provenienti da cantine svuotate, water, lavandini, bidet, specchi, bottiglie di pomodoro scadute, marmellate, olio, lattine, avanzi di attività come bar o ristoranti. Un paio di denunce sono partite, poiché a volte si riesce a risalire ai proprietari dei rifiuti. Gomme di veicoli, sanitari, polistirolo, cassette del pesce, scatole contenenti tante piantine, molle di materassi e materassi ormai decomposti, bombole a gas, cucine a gas.

Tutto quello che può essere contenuto da una casa. «Per noi è una festa - ammette Trocchianesi -: lavoriamo come somari ma per noi si tratta di una causa talmente sentita che non è un sacrificio per noi perché quando ti giri e vedi che lasci la scarpata pulita, senza neanche una cicca di sigaretta è una gioia immensa».


Il sostegno
Indispensabile è l’intervento dei camion della Sangiorgio Distribuzione che si occupa di raccogliere i sacchi riempiti e poi di differenziarli per un conferimento adeguato. Presente anche l’assessore all’ambiente, «Mi auguro siano appuntamenti che si possano replicare. Tra l’altro - dice Andrea Di Virgilio -: si tratta di una raccolta hard poiché ci si addentra nelle scarpate, tra i rovi, in mezzo alle sterpaglie per recuperare tutti rifiuti che poi vengono conferiti correttamente. Straordinario che si tratti di un’iniziativa spontanea, possibile grazie al volontariato. Nella nostra città di associazioni attive nel volontariato ce ne sono molte e anche questa volta, assieme a tutto l’assessorato e al sindaco, mi sento di ringraziare queste persone che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo a questa causa molto sentita».

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